A Brescia la rassegna e gli incontri per l’arrivo di Quentin Tarantino
Un itinerario nel mondo del regista americanoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Al cinema Nuovo Eden di Brescia è in programma “Tutto quello che avreste voluto sapere su Quentin Tarantino ma non avete mai osato chiedere”, un itinerario nel mondo del regista americano autore di cult-movie resi celebri dal suo stile inconfondibile, grazie ai quali ha saputo coinvolgere, scioccare ed ispirare generazioni intere di appassionati spettatori.
L’evento è promosso da Fondazione Brescia Musei e Duels/Blue Velvet, con la partecipazione di DeG - D'Alessandro & Galli, Rete Cinema e Scuola, il contributo di Giustacchini Printing SRL e Giacomo Maiolini, La nave di Teseo.
In concomitanza con l’uscita del suo ultimo libro “Cinema Speculation” - che godrà di una presentazione apposita fissata per oggi, giovedì 6 aprile, al Teatro Grande di Brescia - si terranno due appuntamenti di approfondimento critico insieme ad alcuni degli studiosi e critici del cinema più affermati nel nostro paese, con a seguire un ampia carrellata di classici divenuti imprescindibili nel percorso formativo ed espressivo del regista, cui Tarantino stesso fa chiaro riferimento sul suo libro, nella sezione “radici cinematografiche”.
Ciò che traspare, fra le tante cose, dal contenuto del suo ultimo testo è ad esempio un’idea di approccio alla regia che definiremmo di tipo collaborazionista. Se infatti, generalmente, i registi agiscono nella propria individualità osservando il modus operandi dei propri colleghi con curiosità e talvolta qualche buono spunto, nel caso di Tarantino è come se in alcune sezioni dei suoi film un altro regista prendesse il suo posto: come quando in “Kill Bill Volume 1” l’attrice Daryl Hannah fischietta il motivo di “I nervi a pezzi” di Bernard Herrmann mentre cammina per l’ospedale e d’un tratto lo schermo si divide in due: in quell’istante è come se un altro codice, un’altra personalità, un altro modo d’intendere il cinema fossero entrati in gioco concedendo il proprio generoso apporto. Da ciò risulta anche una sorta di comparazione che il regista compie tra se e i propri colleghi, in un’ottica di riconoscimento comune e nello stesso tempo di messa a fuoco delle specificità che invece lo distinguono inconfondibilmente.
Trattandosi di un operatore cinematografico che - nella stessa misura - può definirsi regista e sceneggiatore, le scritture realizzate di suo pugno, oltre a favorire efficacemente l’atto creativo della cinepresa, corrispondono ad una sapiente operazione di critica cinematografica e revisionismo di antichi stilemi divenuti in seguito parte integrante del suo linguaggio. Così come dalla lettura del libro sarà possibile conoscere alcune fra le esperienze più significative nella vita del regista - si pensi all’excursus sulle frequentazioni cinematografiche giovanili o la prima volta con un film di Jim Brown, della categoria “exploitation” - al Nuovo Eden si cercherà allo stesso modo di riportare l’animo di Tarantino come spettatore e appassionato a quello più noto di professionista esperto nelle riprese e nella scrittura scenica, approfondendo fra le tante cose le influenze ereditate dal cinema italiano e, più in generale, l’evoluzione del suo orientamento espressivo, che così profondamente ha influito su tutta la cultura contemporanea.
Dal 20 aprile partirà la rassegna cinematografica “Tarantino Roots”, una selezione di storiche pellicole che Tarantino menziona nel suo libro, divenuti - come già accennato - veri punti di riferimento nella sua maturazione artistica e struttura portante della sua cinefilia. I dieci film previsti saranno tutti in lingua originale e sottotitolati in italiano, preceduti da una ricca presentazione cartacea e dal vivo. Tra i grandi nomi ci aspettano ad esempio “Getaway il rapinatore solitario” di Sam Peckinpah, “Il braccio violento della legge” di William Friedkin, “Un tranquillo week-end di paura” di John Boorman, “Mash” di Robert Altman e - presso l'arena estiva L'Eden d'estate - “Taxi driver” di Martin Scorsese e “Lo squalo” di Steven Spielberg.
Sabato 22 aprile alle ore 10, nella sala di via Nino Bixio, ci sarà inoltre il momento della “Colazione con il critico: il cinema di Quentin Tarantino”. Anch’esso ad ingresso gratuito e prenotazione obbligatoria; un’occasione per approfondire ulteriormente la poetica e lo stile del cineasta, guidati in questo contesto dalle competenze dello studioso Massimo Causo.
Giovanni Scanu