"La scienza può commettere errori", ma "i meccanismi di controllo di cui si è dotata la comunità scientifica sono uno strumento formidabile per vigilare e riconoscere i propri errori, correggerli e andare avanti". Sui vaccini i controlli "sono numerosi, e gli incidenti legati a lotti difettosi sono rarissimi". E "come persone che lavorano nel settore, possiamo testimoniare che i legami fra ditte private, agenzie di controllo, medici e scienziati sono attentamente regolati".

Sono le parole che 82 scienziati dell'università degli Studi di Milano hanno messo nero su bianco in una lettera aperta, inviata oggi ai membri del Parlamento. L'obiettivo, spiegano i firmatari, è offrire un contributo "come cittadini" e "come scienziati impegnati nel settore della ricerca biologica" al dibattito sulla sicurezza e l'efficacia dei vaccini, su cui nuovamente si sono accesi i riflettori negli ultimi giorni.

Gli studiosi esordiscono ammettendo che "è possibile (anzi, in tutta umiltà, probabile) che errori non ancora scoperti siano in attesa della verifica da parte della comunità scientifica". Ma assicurano che i meccanismi di controllo esistenti "sono di vario tipo, incluse agenzie con personale formato da scienziati con competenze ultraspecifiche. Nel settore sanitario questi controlli sono stringentissimi e questo vale anche per i vaccini: agenzie ed enti vigilano in tutte le fasi del loro sviluppo per ridurne il più possibile il rischio".

"Spesso si legge di connivenze con le ditte farmaceutiche che producono i vaccini stessi", proseguono gli esperti. "Connivenze e storture possono esistere, ma sono le eccezioni e non la norma - evidenziano - e, una volta individuate, vengono represse con decisione e severità. Ripetiamo: i controlli sono numerosi, e gli incidenti legati a lotti difettosi che hanno superato per errore i controlli sono rarissimi". "Nei casi in cui siano stati identificati effetti collaterali importanti (come per un particolare vaccino contro

il Rotavirus, che causa gastroenteriti, nel 1998-1999), il vaccino è stato immediatamente ritirato".

Gli scienziati, per farsi meglio capire, usano l'analogia con i viaggi in aereo: "È il mezzo di trasporto più sicuro, lo confermano tutte le statistiche. Gli incidenti aerei però avvengono e ogni volta gli enti competenti cercano soluzioni per aumentare ulteriormente la sicurezza. Nessuno si sognerebbe di proibire i voli aerei per evitare il verificarsi questi incidenti: oltretutto ciò aumenterebbe il numero di viaggi effettuati con mezzi meno sicuri e quindi il numero complessivo di incidenti e di vittime".

"I vaccini funzionano così bene che alcune malattie sono praticamente scomparse", concludono i firmatari della lettera. "Come il vaiolo, che ha mietuto fra i 300 e i 500 milioni di vittime nel solo XX secolo. Nella sola Italia, la poliomielite paralitica, che scomparve negli anni Ottanta grazie alle vaccinazioni, registrava parecchie migliaia di casi l'anno. Per avere un dato più recente, la campagna di vaccinazione contro il morbillo ha portato a una riduzione fra il 1990 ed il 2008 dell'86% nella mortalità legata a questa malattia".

(Unioneonline/v.l.)
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