Tumore al seno, lo sport alleato prezioso: «Migliora la sopravvivenza dei pazienti»
Non solo: praticare attività fisica riduce anche le eventuali ricadute«Lo sport migliora la sopravvivenza delle pazienti trattate per tumore della mammella». È quanto è emerso al Congresso Roma Breast Days 2024 tenutosi il 27 e 28 settembre all'Ospedale Santo Spirito alla presenza dei massimi esperti internazionali sul tema.
Nella sessione "Tumore della mammella e sport" sono stati riportati i dati di due importanti studi presentati al Congresso europeo di Oncologia tenutosi a Barcellona la settimana precedente.
Le terapie prolungate a cui si sottopongono le donne con neoplasia della mammella, ma anche la stessa neoplasia, hanno ripercussioni negative sullo stato di salute psico-fisico, quali aumento dell'astenia (debolezza), diminuzione della forza muscolare e una ridotta mobilità causata da alterazioni metaboliche. Lo Studio Francese eMouvoir-1902 ha valutato l'impatto dell’attività fisica nelle donne dopo le terapie adiuvanti (chirurgia, chemioterapia, radioterapia, ormonoterapia) ed ha dimostrato un significativo miglioramento della qualità di vita delle donne, intesa come miglioramento del dolore, della depressione, dello stato di affaticamento e del sonno. Ciò attraverso la misurazione con questionari validati.
Lo studio Svedese OptiTrain ha dimostrato inoltre che l'attività fisica è associata ad una miglior prognosi, in termini di prolungamento della sopravvivenza e di riduzione dei tassi di ricorrenza del tumore della mammella. Di fatto da questi studi emerge una evidenza scientifica, che supporta l'implementazione dell'attività fisica come parte dei trattamenti per le donne con neoplasia della mammella “Early Stage”.
Tra gli altri argomenti trattati al convegno, quello della necessità di garantire alle donne la massima sicurezza in tema di chirurgia mammaria. In tale prospettiva sono stati presentati dal Ministero della Salute i primi risultati della recente introduzione del registro nazionale delle protesi mammarie che da un anno è stato reso obbligatorio.
Sono state inoltre presentate le più recenti tecniche di ricostruzione mammaria.
(Unioneonline/v.l.)