La sindrome da "nido vuoto" è un fenomeno in crescita nell'Italia delle grandi partenze giovanili. Un tema particolarmente in Sardegna, dove aumenta anno su anno il numero di ragazzi che – spesso a malincuore – lascia l'Isola per cercare opportunità professionali, e di vita, altrove.

Secondo il Rapporto Migrantes 2017, circa 48.600 giovani italiani compresi tra i 18 e i 34 anni si stima abbiano lasciato la propria famiglia per trasferirsi all’estero nel 2016, oltre 9.000 in più rispetto al 2015 con un aumento pari al 23,3%. In Italia gli studenti che scelgono di intraprendere gli studi da "fuorisede" rappresentano circa il 30% della popolazione studentesca.

Ma come i genitori italiani affrontano la separazione dai propri figli e come riescono a superare questo delicato – e spesso difficile – passaggio?

Club50-Plus – community europea che ha il focus sugli ultracinquantenni - ha raccolto le testimonianze dei propri utenti che hanno già vissuto questo momento, fornendo alcuni consigli utili per vivere serenamente la separazione dalla propria prole e, nello stesso tempo, riappropriarsi della propria individualità al di fuori delle competenze genitoriali.

Ecco le sette regole:

1. Prepararsi alla partenza in maniera graduale - Paola, ad esempio, racconta come gli intervalli di tempo fuori casa della figlia siano stati fondamentali per prepararsi negli anni a quella separazione più lunga e duratura che sarebbe avvenuta successivamente. Dai primi tempi in cui seguiva con apprensione il percorso di viaggio della figlia via internet, è poi gradualmente passata ad apprezzare il ritrovato maggior tempo libero e il ridimensionamento delle incombenze quotidiane;

2. Utilizzare i nuovi mezzi di comunicazione - Internet, i social network, gli smartphone aiutano a rimanere collegati e a sentirsi coinvolti nei momenti più importanti della vita di chi si ama, anche a distanza. Come riporta Elisabetta, le video chiamate l'hanno aiutata a sentirsi accanto al figlio e le hanno permesso di partecipare attivamente alle diverse tappe del suo nuovo percorso di vita;

3. Non cadere nella tentazione di cristallizzare il passato - La paura del cambiamento, spesso repentino, può essere davvero tanta, ma è fondamentale reagire. Come? Marco, l'ha affrontata trasformando la camera del figlio in uno studio per sé già una settimana dopo la sua partenza, evitando così che diventasse un nostalgico cimelio da mostra;

4. Usare al meglio il tempo libero ritrovato - Per molti intervistati, questo nuovo tempo per sé stessi può inizialmente essere vissuto con ansia. È invece opportuno convogliare le proprie energie e dare spazio ai propri hobby e alle proprie passioni;

5. Vivere la separazione come una nuova avventura - Riscoprire la propria individualità e le proprie esigenze, indipendentemente dal proprio ruolo genitoriale. Un'occasione per ogni mamma e papà per riprendere quei sogni e quelle ambizioni rimaste nascoste nel cassetto e dar loro nuova vita;

6. Riscoprire il proprio rapporto di coppia - L'uscita dal "nido" dei figli può essere vissuta come una entusiasmante opportunità per ritrovarsi e riscoprire il proprio partner iniziando un nuovo percorso di coppia;

7. Aprirsi all'esterno e trovare nuove compagnie - Può essere un ottimo metodo per i genitori single, e non solo, nell'affrontare questa fase di separazione.

(Redazione Online/v.l.)
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