Sassari, la realtà virtuale per curare ansia, stress e dolore
L’Aou lancia il progetto “Maya e Tommi”, grazie al quale i pazienti adulti possono ridurre la dipendenza da farmaci, mentre i bimbi riescono ad affrontare meglio le paureLe nuove tecnologie al servizio delle cure sanitarie.
L’ultimo test a Sassari, dove l'ambulatorio Picc Team della struttura complessa di Terapia intensiva emergenza-urgenza dell'Aou ha introdotto la realtà virtuale come strumento di supporto per migliorare l'esperienza dei pazienti durante le procedure mediche.
Come funziona – Utilizzando visori VR, i pazienti possono immergersi in “esperienze distrazionali”, riducendo l'ansia, il dolore e la necessità di sedazione farmacologica.
Il progetto pionieristico, chiamato Maya e Tommi, mira a offrire un approccio confortevole e meno invasivo durante le fasi critiche della terapia. Maya, per pazienti adulti e anziani, offre esperienze di gaming e percorsi di mindfulness, riducendo la dipendenza da farmaci. Tommi, rivolto ai bambini, è un gioco in realtà virtuale per affrontare ansia e paura.
“Studio efficace” – Il coordinatore infermieristico dell'ambulatorio Picc Team, Alessandro Nasone, commenta così i risultati positivi del primo studio clinico di fattibilità: «L'utilizzo dell'esperienza virtuale si è dimostrato efficace come valida alternativa alla tradizionale sedazione farmacologica nei giovani pazienti. La soluzione digitale, non invasiva e non farmacologica, rappresenta una svolta nella gestione del paziente e nell'operatività del personale sanitario, con vantaggi economici e umani significativi per l'ospedale».
(Unioneonline/l.f.)