"Le asl non sono più in grado di tracciare i contagi, quindi la strategia di contenimento del virus non sta funzionando. Questo è dovuto a due fenomeni in atto in molte regioni: il mancato o ritardato rafforzamento dei Dipartimenti di prevenzione (basso numero di medici igienisti a disposizione) e ai migliaia di focolai in atto".

Sono le parole di Walter Ricciardi, consigliere del ministro della salute Roberto Speranza per l'emergenza Covid-19.

"La situazione è molto grave - prosegue Ricciardi - le regioni stanno andando verso la perdita del controllo dei contagi".

"Il contact tracing - ha quindi specificato - non sta funzionando né manualmente, con le interviste ai positivi al virus sui loro contatti, né tecnologicamente con l'app Immuni".

E ad destare attenzione anche l'allarme lanciato dall'Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani. Ad oggi "in dieci Regioni la tenuta delle terapie intensive è particolarmente a rischio, poiché ci si sta avvicinando alla soglia massima fissata dal ministero della Salute del 30% di posti dedicati a malati Covid occupati", spiegano gli anestesisti. "Tuttavia, ci troviamo in una situazione di allerta in tutte le Regioni perché si rischia, nel breve termine, una saturazione dei posti Covid se il trend dei contagi non si modificherà". "La pressione sta crescendo - la conclusione - e iniziamo a vivere la paura che si possa tornare alla situazione drammatica della prima fase epidemica".

(Unioneonline/v.l.)
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