Prenotazioni, ticket e referti: l'Aou Cagliari inaugura il primo ospedale nel Metaverso
I pazienti possono entrarci con visori, pc e cellulari: è stato presentato oggi a Roma al Binario FPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari apre il primo ospedale in Italia nel Metaverso. Una struttura dove i pazienti potranno recarsi anche a distanza, senza muoversi da casa propria, utilizzando i servizi che offre la sanità come se si fosse in presenza.
Il nuovo servizio digitale dell’Aou Cagliari è stato presentato oggi a Roma al Binario F, lo spazio di Meta nel cuore della Capitale per lo sviluppo delle competenze digitali. Presenti Francesco Di Costanzo, presidente di PA Social e Fondazione Italia Digitale, Livio Gigliuto, presidente dell’Istituto Piepoli e direttore generale di Italia Digitale, i rappresenti di Federsanità e Fiaso, le organizzazioni che riuniscono le aziende sanitarie e ospedaliere italiane, Elisabetta Gola, prorettrice alla Comunicazione dell’Università degli studi di Cagliari.
L’ospedale nel Metaverso dell’Aou Cagliari sarà per tutti: si potrà entrare con gli oculus, ovviamente, ma anche semplicemente da pc, tablet e smartphone. Per entrare è sufficiente seguire le istruzioni sul sito www.aoucagliari.it.
«Siamo partiti con la relazione», spiega Fabrizio Meloni, dirigente Comunicazione e relazioni esterne dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari. «Al piano terra i cittadini troveranno tanti servizi digitali e informativi: potranno prenotare una visita o pagare il ticket, potranno prenotare il ritiro dei farmaci, entrare all’interno del proprio Fascicolo sanitario Elettronico o monitorare la situazione all’interno dei Pronto Soccorso. E questo solo per fare qualche esempio». Ma i pazienti «potranno anche parlare direttamente con le operatrici dell’Ufficio relazioni con il pubblico come se fossero in presenza». Non poteva mancare Anna, l’assistente digitale virtuale in 3D dotata di intelligenza artificiale dell’Aou Cagliari, che interagirà con i pazienti h 24.
L'Aou sta anche allestendo due ulteriori piani dell'ospedale nel Metaverso, dedicati fra le numerose funzionalità a cure palliative terapia del dolore, formazione e altri servizi. Chiara Seazzu, direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari, spiega che «in Aou crediamo nelle tecnologie perché siamo fortemente impegnati nel dare risposte ai pazienti. Non è un caso che la sanità spesso sia un luogo di innovazione. Lo è per necessità e perché la sanità deve sempre trovare modi nuovi e innovativi per avvicinarsi e dare risposte. E lo fa, lo fa con decisione e impegno perché la sanità è questa, una sanità al servizio del cittadino».
Per la professoressa Elisabetta Gola, protettrice alla Comunicazione dell’Università degli Studi di Cagliari, «le tecnologie e la comunicazione si sono da sempre evolute di pari passo, sin dai tempi della comparsa della scrittura. Il Metaverso rappresenta una frontiera in questa evoluzione, perché permette alla comunicazione mediata da computer di tornare a essere “naturale”, in quanto immersiva e immediata. Al momento occorre ancora utilizzare dispositivi che hanno una loro complessità, soprattutto per le persone meno giovani che non hanno dimestichezza con joystick, tastiere, video interattivi. Ma questo è uno step intermedio verso una comunicazione trasparente che è una facilitazione anche per una serie di persone che possono incontrare difficoltà».
Francesco Di Costanzo, presidente di PA Social e Fondazione Italia Digitale, si complimenta con «l’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari che compie un altro passo importante per la digitalizzazione e l’innovazione dei servizi al cittadino. È il primo ospedale italiano che punta in modo ampio su Metaverso e realtà virtuale per mettere a disposizione nuovi servizi e nuove opportunità di rapporto tra PA e cittadino. Il bello di questo progetto è che non si ferma alla già straordinaria opportunità di un ufficio relazioni con il pubblico in realtà virtuale, ma prevede step di crescita ulteriori nei prossimi anni. Stare dove sono i cittadini è un principio fondamentale di PA Social così come continuare, con convinzione e qualità, a correre sulla strada dell’innovazione sfruttando le principali opportunità positive al servizio della comunità. Il mondo della Sanità non è nuovo a sperimentazioni molto interessanti e risulta spesso apristrada anche nel settore della comunicazione e informazione digitale».