Un centro diurno integrato per malati di Alzheimer. È stato inaugurato a Oristano, nel complesso che ospita da anni al Rimedio il centro di riabilitazione neurologica del Santa Maria Bambina.

È stato l’arcivescovo di Oristano Roberto Carboni a benedire e inaugurare la struttura che può accogliere venti pazienti e serve un importante bacino di utenza dell’interland di Oristano. 

Il presidente della Fondazione del Santa Maria Bambini don Gianfranco Murru ha spiegato che la realizzazione del centro diurno rappresenta una nuova sfida che contribuisce ad ampliare le offerte del centro che già riconosciuto quale  una eccellenza in ambito non solo regionale ma anche nazionale.

Il direttore Efisio Trogu ha spiegato che questa realtà accoglierà i pazienti affetti dalla terribile malattia dell’Alzheimer, nato con l’obiettivo di erogare servizi-prestazioni socio-sanitarie mediante un programma personalizzato di supporto, a carattere riabilitativo-assistenziale, rivolto a persone affette da demenza, nello specifico soggetti che presentano decadimento cognitivo, ma conservano ancora una certa percentuale di autonomia psicomotoria.

“È una speranza, una sorgente di luce questo centro diurno della quale si sentiva la necessità - ha detto il direttore del centro - è grazie al quale speriamo di riuscire a migliorare e  rallentare questa malattia che abbraccia tutti, sopratutto i familiari. La persona  malata di Alzheimer viene restituita alla famiglia, oltre alle ore di attività diurne, è importante il mantenimento affettivo, in questo tipo di patologie, in un ambiente confortevole. Un centro diurno nel quale viene svolta una importante terapia  cognitiva, comportamentale, affettiva e religiosa. Spero che questo è solo l’inizio di un grande intervento sul territorio”.

Il paziente, assistito da una equipe formata da tre medici e un gruppo di infermieri professionali, arriva nel centro alle 8,30 del mattino e vi rimane sino alle 17,30. Tra le attività che il centro svolgerà, oltre all’assistenza alla persona (igiene personale e bagno assistito), l’attività motoria programmata, l’attività di animazione e socializzazione, iniziative socio-culturali, supporto sociale, attività formativo-educative rivolta ai familiari e ai caregiver sulla modalità di assistenza all’anziano, assistenza di carattere sanitario e assistenza infermieristica compresa la somministrazione delle terapie mediche.

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