Con una nuova Determina la Regione Sardegna ha esteso i benefici delle nuove tecnologie di monitoraggio “Flash” del glucosio alle persone con diabete riconosciute come idonee al loro utilizzo.

Grande soddisfazione, in una nota congiunta, dai presidenti delle società scientifiche dei Diabetologi sardi, il dottor Alessio Lai, Presidente Associazione Medici Diabetologi Sezione Sardegna e la dottoressa Mariangela Ghiani, Presidente SID, Società Italiana di Diabetologia Sezione Sardegna.

“Finalmente ci siamo", spiegano. “La macchina regionale ha aperto alla rimborsabilità del monitoraggio Flash per la popolazione con diabete di tipo 1 e con diabete di tipo 2 insulino trattati con basal–bolus. Si parte a breve ed è stata prevista una disponibilità in diverse fasi. La diabetologia sarda si trova pronta a gestire questa fase secondo strategie specifiche che ogni Centro prescrittore elaborerà per meglio gestire le modalità di accesso; inoltre, dopo gennaio, ci sarà anche la possibilità di una distribuzione attraverso i diabetologi territoriali. Tale tecnologia sarà anche un’opportunità per le persone con diabete di acquisire maggiore consapevolezza e responsabilità, capace inoltre di aumentare la risposta ai loro bisogni di salute.”

“I dispositivi di monitoraggio del glucosio con sensori (FGM, flash glucose monitoring) – proseguono gli esperti – consentono alle persone con diabete di monitorare costantemente i livelli di glucosio interstiziale operando una semplice scansione con apposito device o anche con uno smartphone, eliminando la necessità di dover pungere il dito e senza bisogno di calibrazione. Oltre al valore della glicemia, è possibile visualizzare anche le cosiddette frecce di tendenza, che indicano la direzione e la velocità con cui il quadro sta cambiando, permettendo così di prendere le decisioni terapeutiche più adatte alla situazione”.

"Tutto questo – la conclusione – si traduce non solo in un miglioramento del compenso glicemico, con diminuzione degli episodi ipoglicemici, ma anche in una diminuzione delle complicanze legate alla malattia diabetica. Si ricordi inoltre che il raggiungimento di un buon compenso metabolico è legato anche alla qualità di vita, che sicuramente viene migliorata da questa tipologia di sensori”.

(Unioneonline/v.l.)

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