Via libera in Italia alla nuova terapia mirata per i pazienti affetti da Melanoma.

L'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha infatti approvato la rimborsabilità di encorafenib in associazione con binimetinib nei pazienti con melanoma inoperabile o metastatico con mutazione del gene Braf.

A renderlo noto è l'azienda produttrice Pierre Fabre che, in un nota, sottolinea come "nel nostro Paese circa 1.000 persone ogni anno potranno beneficiare di questa nuova terapia mirata, che ha proprietà farmacologiche innovative e peculiari. È infatti in grado di migliorare la sopravvivenza globale e la sopravvivenza libera da progressione, con un buon profilo di sicurezza e tollerabilità".

"L'incidenza del melanoma, un tumore della pelle particolarmente aggressivo in fase metastatica, è raddoppiata nell'ultimo decennio", spiega Paolo Ascierto, direttore del Dipartimento di Oncologia melanoma, Immunoterapia oncologica e terapie innovative dell'Istituto tumori Irccs Fondazione Pascale di Napoli.

"Nel 2019, in Italia - ricorda l'esperto - sono stati stimati 12.300 nuovi casi, di cui circa il 50% presenta la mutazione del gene Braf. È pertanto fondamentale una corretta determinazione dello stato mutazionale di Braf per selezionare la terapia più adeguata ed efficace".

"Il trattamento con encorafenib e binimetinib - continua l'oncologo - ha raggiunto una sopravvivenza globale mediana di 33,6 mesi, anche in questo caso circa il doppio rispetto ai 16,9 mesi con vemurafenib in monoterapia, con una riduzione del rischio di morte del 39%. Lo studio 'Columbus' ha inoltre dimostrato che i pazienti, che ricevono il trattamento in associazione, presentano maggiori probabilità di ottenere una riduzione clinicamente rilevante del carico tumorale. Questi dati sono molto promettenti per un'associazione di Braf-Mek inibitori, in relazione all'efficacia e soprattutto guardando il profilo di sicurezza''.

(Unioneonline/v.l.)
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