Grazie al ministero della Salute è attiva, da diversi anni, una campagna di sensibilizzazione legata al piano vaccinale dedicato alle malattie infettive. Quelle che infatti vengono liquidate frettolosamente come patologie dell’età infantile sono in realtà disturbi che possono interessare anche gli adulti. A questo proposito, è importante verificare il certificato vaccinale per scoprire se si è protetti da queste malattie. Se non è disponibile alcuna documentazione scritta, è opportuno sottoporsi alla vaccinazione: non esiste infatti alcun rischio anche se si è già immuni.

Un vaccino sicuro

Il vaccino contro il morbillo, che è la patologia infettiva più pericolosa tra quelle che generalmente colpiscono in età infantile, è molto efficace e risulta fondamentale per la propria salute, specialmente se si considera che con le due dosi la circolazione del virus viene bloccata del tutto. Non solo: grazie all’inoculazione si proteggono le persone che non possono essere vaccinate perché hanno un sistema immunitario indebolito-depresso e i più piccoli (quindi i bambini al di sotto dei 13 mesi). Nonostante alcune campagne in senso contrario, le organizzazioni sanitarie di tutto il mondo hanno confermato che il vaccino contro il morbillo è utilizzato da decenni in ogni angolo del globo ed è sicuro. Gli effetti collaterali più comuni sono dolore e gonfiore transitori in sede di iniezione. Dopo 6-12 giorni dall’inoculazione può comparire febbre (dal 5 al 15% dei vaccinati), lieve eruzione cutanea o lieve gonfiore passeggero dei linfonodi. Le reazioni gravi (come ad esempio allergie di tipo anafilattico) sono rarissime e quantificate in meno di un caso per milione di dosi. Con le regole attuali, effetto della legge Lorenzin, che prevede sanzioni pecuniarie se gli alunni dai 6 ai 16 anni non sono in regola con i vaccini e la sospensione da asili nidi e materne per i bambini fino ai 6 anni, le possibili sanzioni per i genitori che non ottemperano alle disposizioni vanno dai 100 ai 500 euro.

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