L'Italia è un paese ricco, ricchissimo di terme: 317 stabilimenti lungo tutta la penisola, spesso in luoghi bellissimi dal punto di vista naturalistico e storico. Che ne fanno il secondo mercato in Europa (la quota fatturato nel 2021 è del 15,6%) dopo la Germania (27,4%) e superando anche Paesi dell'est che vantano una lunga tradizione e anche listini prezzi più bassi. E ora arriva anche la nuova piattaforma Italcares.

«Il sistema termale sta vivendo una nuova vita - dice il presidente di Federterme Confindustria, Massimo Caputi - Il Covid ci ha insegnato che con le terme si vive meglio e di più. E in tutta Europa il settore sta crescendo a due cifre».

«La stessa Organizzazione mondiale della sanità - aggiunge il ministro della salute, Orazio Schillaci - definisce la medicina termale come una delle più antiche forme di terapia dell'Occidente e per questo da considerarsi una medicina tradizionale». Il lavoro da fare, però, in Italia è ancora molto. Regioni capofila per numero di impianti, ad esempio, sono Campania e Veneto (95 e 92) ma con enorme distacco sulle altre (Emilia Romagna e Toscana con 25 e 22). A guardare poi il post Covid, nel 2021 e nel 2022 il sistema termale in Italia ha visto un significativo recupero nei ricavi rispetto al triennio precedente (+56,1% e + 45), con l'età media degli utenti scesa da 55 a poco più di 40 anni. Eppure, i ricavi restano ancora inferiori di 256 milioni sul 2019.

«In Italia soffriamo la mancanza dell'integrazione tra turismo del benessere e turismo termale», riflette la ministra del turismo Daniela Santanchè. Due settori che «invece si devono parlare. Abbiamo strutture termali in luoghi bellissimi - dice -. Ma se andiamo ad analizzare i motivi della crisi dei modelli di business del termalismo tradizionale italiano, vediamo che c'è stata una progressiva riduzione della domanda delle cure, a favore invece di una richiesta di cure del corpo, del turismo del benessere, della mente come del fisico».

Anche per questo è stata pensata Italcares, piattaforma digitale ancora in lavorazione, cofinanziata dal ministero per un totale di 1,5 milioni di euro che avrà come obiettivo la messa a sistema di un'offerta integrata e ad alto impatto digitale, per favorire la fruizione di servizi legati alla salute, alla riabilitazione, alla prevenzione, al benessere fisico e mentale, in strutture di eccellenza italiane. La piattaforma punterà sul legame benessere-arte-cultura-natura che contraddistingue l'Italia e avrà come partner strutture termali e sanitarie, istituti specializzati, aziende di supporto turistico (hotel, agenzie di viaggio, tour operator), in modo che il turista-paziente sanitario potrà facilmente individuare il percorso più adatto alle sue esigenze. «Italcares - prosegue la ministra - atterrerà poi anche sul portale Italia.it e sarà supportata da una grande campagna di comunicazione. La nazione che ha inventato le terme - aggiunge - non si può permettere un ottavo posto nel ranking mondiale per il turismo del benessere». Previsioni? Oggi il valore del mercato del turismo medicale a livello mondiale ammonta a 910 miliardi di euro mentre in Italia si attesta sui 2,1. Nel primo anno di operatività di Italcares si prevede già una crescita del +20% (circa 400 milioni di euro).

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