Complici il clima secco e le temperature sopra la media stagionale, cresce di ora in ora il numero di italiani colpiti dall’influenza.

Secondo le stime più recenti si è arrivati a circa 1 milione e 230 mila malati dall'inizio della sorveglianza epidemica, con ben 225mila casi registrati dal 17 al 23 dicembre.

Secondo il bollettino della rete di medici sentinella Influnet dell'Istituto superiore di sanità, i più colpiti sono come sempre i bimbi da 0 a 4 anni: in questa fascia d'età l'incidenza è pari a 11,14 casi per mille assistiti, a fronte di un'incidenza generale di 3,72 casi per mille.

Fra i bambini da 5 a 14 anni l'incidenza è di 4,37 casi per mille assistiti, dai 15 ai 64 anni è di 3,65 per mille e fra i 65enni o più di 1,81/mille.

Trentino, Umbria, Abruzzo e Sicilia le regioni più bersagliate dai virus, anche se “l'incidenza osservata in alcune regioni - si precisa nel rapporto - è fortemente influenzata dal ristretto numero di medici e pediatri che hanno inviato, al momento, i loro dati”.

I sintomi con cui l’influenza si manifesta sono quelli che tutti conosciamo: febbre oppure dolori muscolari e alle articolazioni, a volte accompagnati da nausea e vomito.

Particolarmente diffuso anche l’”attacco” alle vie respiratorie, con tosse mal di gola e secrezione nasale.

Fra i consigli degli esperti per evitare il contagio, oltre naturalmente al vaccino, cambiare spesso l’aria degli ambienti in cui si ive, detergere con frequenza le mani e liberarsi subito di fazzoletti di carta monouso, veicolo di germi e batteri.

(Unioneonline/v.l.)
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