Essere genitore, oggi, non è facile. Diventarlo, ancora di più. È un po' come vivere il primo giorno di scuola, che sia un neo genitore o un genitore già “rodato”. Si ha sempre l’impressione di non sapere mai cosa e come fare. Quando si parla di svezzamento e/o di alimentazione complementare, i genitori si trovano davanti ad alcune difficoltà e prime domande, a cui non sanno rispondere. Silvia Grassini, ostetrica, chiarisce alcuni dubbi proponendo una mini e pratica guida.

«L’Organizzazione Mondiale della Sanità ci dice che dai 6 mesi di vita in poi, si può iniziare a proporre ai bambini un'alimentazione complementare al latte, materno o artificiale che sia. Non appena, però, i bimbi stessi iniziano a mostrare interesse e curiosità verso il cibo tradizionale - indicando ciò che sta sulla tavola durante i pasti - mamme e papà significa che è giunto il momento». L’ostetrica assicura che, durante questa fase, si possono tranquillamente proporre ai piccoli tutti gli alimenti, a patto che si rispettino 10 semplici regole:

1) Cibi morbidi fino ai 18 mesi: se si riesce a sfaldare l’alimento schiacciandolo tra pollice e indice vuol dire che la consistenza è sicura. Se il piccolo vorrà assaggiare una mandorla, la soluzione è nel tritarla bene e mescolarla allo yogurt.

2) Tagliare, ma non troppo: d'accordo sul proporre cibo a pezzettini, ma non esagerare. Offrire cibi spezzettati minuziosamente potrebbe essere frustrante per i piccoli, che potrebbero non riuscire ad afferrare (benissimo proporre prosciutto cotto senza grasso e tagliuzzato, ma non a minuscoli coriandoli).

3) Listarelle e non rondelle: tutto ciò che è tondo o cilindrico va tagliato a listarelle. La classica banana a rondelle non è sicura, come si crede, proprio come il singolo acino d’uva tagliato a metà. Il consiglio è dividere in quattro parti tutto.

4) Alimenti scivolosi o collosi come gnocchi e mollica del pane non sono sicuri, perché possono attaccarsi al palato. Consiglio di prestare attenzione alla mozzarella, che cruda è perfetta, ma una volta cotta diventa filante.

5) “Ciao ciao” agli eccessi di sale e zuccheri raffinati. Per la pizza e le caramelle ci sarà tempo, ora è ancora presto.

6) Crescere insieme: per il bambino o la bambina, il genitore è un modello da seguire. Sedersi a tavola insieme significa scoprire nuovi sapori con chi più si ama.

7) Dissetarsi: mai dimenticarsi dell'idratazione. Acqua sì, ma manteniamo una poppata al seno al giorno nel caso in cui la mamma abbia ancora un po’ di latte.

8) Le verdure sono sempre un problema per molti bambini. Sembra che il colore verde spaventi, ma il genitore non deve arrendersi. Anzi, è meglio iniziare a proporre piatti con verdure tagliate finemente o passate.

9) Per le proteine si può variare tra carne e pesce, entrambi ottimi alleati per la sana crescita del bambino. Per i grassi, fare attenzione: sì all’olio, ma solo quello extravergine di oliva.

10) Si può liberare la propria creatività nella presentazione dei piatti. Colorato e divertente è meglio, sia per i piatti dei più piccini che dell’adulto.

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Anche a tavola l’occhio vuole la sua parte

L’alimentazione deve essere sana. Secondo le regole della dieta mediterranea. Ma non pensate che solamente olfatto e gusto siano implicati nelle scelte. Anche l’occhio vuole la sua parte. E allora, ricordiamo che ciò che gli occhi riportano incide anche sul nostro modo di nutrirci. Lo vediamo ogni giorno, quando magari di fermiamo a vedere una torta variopinta o magari incrociamo una macedonia, un risotto al radicchio rosso o alla zucca o un’insalata multicolore. Perché anche l’occhio vuole la sua parte, a tavola. E la dieta a colori, a prescindere dal valore scientifico delle varianti cromatiche sulla psiche e sul benessere, può diventare una sana abitudine per tutti, consentendoci di variare i principi nutritivi che immettiamo nel nostro corpo e magari a farci sentire più in forma in base ai principi generali della cromoterapia. Volete qualche esempio? Cominciamo da chi, in queste giornate di tensione per quanto stiamo vivendo, non riesce a trovare pace e si ritrova spesso stressato: è il momento di puntare sul verde e non solo per offrire al corpo fibre e vitamine che arrivano proprio dai vegetali. Per chi si sente nervoso è il momento di dare via libera ad insalata, cavoli, piselli, spinaci e quant'altro - anche dopo la cottura - rimane verde. Pensate solo a i carciofi: siamo nella stagione per gustarne di ottimi, associando al piacere del pinzimonio anche un possibile effetto calmante sui nervi. Allo stesso modo per completare l’opera, al momento della frutta puntate senza perplessità sul kiwi e magari, sfruttando le opportunità offerte dai frutti di bosco. Non sono verdi, si sa. Ma in ogni caso anche il blu può andare bene per chi ha difficoltà a cadere tra le braccia di Morfeo. Ed allora niente di meglio di una sana e rinfrescante macedonia a base di frutti di bosco, con il semaforo verde per more, mirtilli e simili. Per guarnire il secondo, invece, per una volta puntate su splendide melanzane alla griglia, magari con una punta di grana o un goccino di salsa di basilico a insaporire e, perché no, anche per aiutare a ritrovare il giusto relax.

Federico Mereta

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