Ictus, riconoscerlo e prevenirlo: la Stroke Unit dell’Arnas Brotzu in prima linea
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Momenti formativi e divulgativi aperti al pubblico, ma soprattutto visite e controlli gratuiti rivolti ai cittadini di età pari o superiore a 50 anni e con fattori di rischio vascolare: è quanto propone la Struttura di Neurologia e Stroke Unit dell’Arnas G. Brotzu, diretta dal Dr. Giovanni Cossu, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ictus,
Le visite, riservate ai primi trenta cittadini che si prenoteranno – dal 22 al 29 ottobre scaricando dal sito dell’Arnas Brotzu l’apposito form di partecipazione da compilare e inviare via mail all’indirizzo neurologia@aob.it – si terranno presso si terranno all’ospedale San Michele (6° piano, Reparto di Neurologia), nel mese novembre.
Le prestazioni gratuite includono: Ecocolordoppler dei tronchi sovraortici (TSA); Controllo della pressione arteriosa; HGT (controllo glicemico); Elettrocardiogramma (ECG); Visita neurologica con colloquio informativo sull’importanza della prevenzione delle malattie cerebrovascolari.
LA PREVENZIONE – L’ictus cerebrale è una delle principali cause di morte, disabilità e demenza nel mondo. Ogni anno colpisce milioni di persone e troppo spesso i sintomi vengono sottovalutati o riconosciuti troppo tardi. Riconoscere subito i segnali d’allarme e intervenire tempestivamente può fare la differenza tra la vita e la morte, oppure tra una vita autonoma e una condizionata da gravi disabilità. Prevenire l’ictus è possibile: uno stile di vita sano, il controllo regolare della pressione arteriosa, della glicemia e del colesterolo, l’abolizione del fumo e la pratica costante di attività fisica sono strumenti fondamentali per ridurre il rischio. Conoscere i propri fattori di rischio e agire prontamente ai primi segnali è anche essenziale per proteggere la salute. Fino a 4 recidive su 5 potrebbero essere evitate proprio con il controllo dei principali fattori di rischio modificabili.
I SINTOMI – La regola FAST (Face, Arms, Speech, Time) è quella che viene utilizzata per individuare facilmente i sintomi:
Face – il viso è asimmetrico? La bocca pende da un lato?
Arms – il paziente riesce a sollevare entrambe le braccia?
Speech – il linguaggio è confuso, impastato o assente?
Time – se si nota anche solo uno di questi segni, chiamare subito il 112, la tempestività è essenziale.
LA STROKE UNIT – La Stroke Unit è un reparto specialistico dedicato alla diagnosi e al trattamento intensivo dell’ictus cerebrale, dove un’équipe multidisciplinare e multiprofessionale (neurologi, fisiatri, infermieri, fisioterapisti, logopedisti, tecnici e oss) opera in modo coordinato 24 ore su 24 insieme ad altri professionisti del percorso ictus (operatori del 118 e del Pronto Soccorso, della Radiologia/Neuroradiologia, della Rianimazione e della Cardiologia) per gestire la fase acuta dell’ictus, prevenire le complicanze ed instaurare precocemente la terapia di prevenzione secondaria. L’obiettivo principale è ridurre il più possibile disabilità e mortalità.
In particolare, i pazienti con ictus ischemico possono essere sottoposti a trattamenti di rivascolarizzazione farmacologica (fibrinolisi) e/o endovascolare (trombectomia meccanica), che consentono di riaprire il vaso cerebrale occluso e ripristinare il flusso di sangue al cervello. Tali trattamenti devono essere eseguiti il più rapidamente possibile, idealmente entro 4.5 ore dall’esordio dei sintomi per la trombolisi endovenosa e entro 6 ore per la trombectomia meccanica.
In casi selezionati e valutati con imaging avanzato, la fibrinolisi può essere indicata fino a 9 ore dall’esordio e la trombectomia fino a 24 ore.
(Unioneonline/v.l.)