Dall'infarto alla miocardite, il coronavirus può aumentare anche i rischi per il cuore. Questo il monito degli esperti del Cardiocenter dell'ospedale Niguarda di Milano, che sottolineano "l'importanza" - ancor più per pazienti fragili come ad esempio i cardiopatici - di "attuare tutte quelle misure igieniche e di stile di vita che possono ridurre la probabilità di contrarre il virus".

"Il coronavirus colpisce più facilmente i soggetti cardiopatici", avvertono gli specialisti. "Chi soffre di cuore è vulnerabile alle complicanze delle sindromi influenzali (soprattutto a quelle respiratorie), in particolare in casi di insufficienza cardiaca e/o comorbità come il diabete o le malattie polmonari croniche", si legge in una nota redatta in base alle "evidenze che emergono dal Convegno nazionale di Cardiologia che la Fondazione De Gasperis organizza ogni anno".

Non finisce qui: "Anche in un soggetto senza cardiopatia nota, però, l'influenza può aumentare il rischio di infarto fino a sei volte rispetto alla norma, soprattutto nei soggetti anziani o con evidenti fattori di rischio cardiovascolare. Inoltre, in alcuni casi (di solito rari, fortunatamente), il virus può attaccare direttamente anche il muscolo cardiaco".

(Unioneonline/L)
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