L’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari (Aou) mette in campo – al Policlinico Duilio Casula – nuove procedure e percorsi di cura contro l’epilessia. È anche la prima azienda sanitaria in Sardegna ad avere un percorso diagnostico terapeutico assistenziale per l'impianto di uno stimolatore del nervo vago. I primi interventi sono stati eseguiti dall’equipe del professor Roberto Sanfilippo, della Chirurgia vascolare del Policlinico, su due pazienti della neurologia della professoressa Monica Puligheddu: si tratta di due casi, uno arrivato da Messina e l’altro dal centro epilessia di Sassari.

«L'epilessia – spiega Monica Puligheddu – è un disordine neurologico dalle molteplici sintomatologie caratterizzato da ricorrenti e improvvisi attacchi. L'uso della terapia farmacologica per l'epilessia è fortemente limitato a causa di un'elevata percentuale di farmaco resistenza, oltre il 30% dei pazienti, sia all'esordio della malattia che dopo anni di trattamento». E, dice ancora la professoressa Puligheddu, «una valida alternativa terapeutica per i pazienti con epilessia farmaco resistente per i quali sia stato escluso un trattamento chirurgico curativo, è rappresentata dalla Stimolazione del Nervo vago (Vagus Nerve Stimulation, VNS), utilizzata in tutto il mondo su oltre 125mila persone, tra cui 35.000 bambini».

La Neuromodulazione con VNS Therapy, aggiunge la neurologa, «è una comprovata soluzione a lungo termine studiata per chi soffre di epilessia farmacoresistente. Nel nostro centro è utilizzata dal 2001 e la terapia si è nel tempo evoluta con nuove opportunità di efficacia. La novità che vogliamo rappresentare è che l’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari è la prima in Sardegna ad avere istituito un PDTA del trattamento con autonomia anche di impianto, grazie alla collaborazione di colleghi altamente specializzati».

L'intervento chirurgico, spiega il professor Sanfilippo, «viene eseguito in anestesia generale e dura tra i 60 e i 90 minuti. Il paziente è in posizione supina, con capo lievemente inclinato all'indietro. Si prepara una “tasca” sottocutanea nella parte sinistra del torace che servirà ad alloggiare il dispositivo di stimolazione vagale. Si posiziona lo stimolatore vagale (cioè il dispositivo generatore di impulsi) nella “tasca”. Nuova verifica del corretto funzionamento del dispositivo. Le ferite chirurgiche vengono suturate dopo accurata verifica dell'emostasi. La durata complessiva dell'intervento varia dai 60 ai 90 minuti».

Il PDTA, che viene applicato nella Neurologia del Policlinico Duilio Casula, definisce le modalità organizzative e gestionali di accoglienza, valutazione e trattamento del paziente affetto da epilessia farmacoresistente, prevede la partecipazione integrata di diversi specialisti e professionisti, ed è finalizzato al trattamento della epilessia farmacoresistente con neuro modulazione tramite impianto di stimolatore VNS del paziente con epilessia farmacoresistente. L'indicazione al trattamento è indicata dallo specialista epilettologo mentre l'impianto viene eseguito da esperti nella chirurgia della guaina carotidea e nella tecnica chirurgiche relative all'impianto del Sistema VNS Therapy.

«La VNS - concludono Puligheddu e Sanfilippo – è in grado di rilevare il rapido aumento del battito cardiaco spesso associato a una crisi e, somministrando automaticamente una dose extra di terapia, di controllarla. La tecnologia più recente della VNS Therapy include funzioni che offrono la personalizzazione del trattamento e una gestione più semplice».
In Sardegna le stime epidemiologiche ricalcano quelle nazionali. Si considera un'incidenza di 30/50 nuovi casi su una popolazione residente di 1.648.176. I nuovi casi per si aggirano a 494 / 824, dei quali 148- 247, pari al 30%, con epilessia farmaco-resistente.

(Unioneonline/v.f.)

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