È stato effettuato in Svizzera il primo intervento in Europa di termoablazione in una paziente colpita da epilessia.

L'operazione - eseguita dell'equipe di neurochirurgia guidata da Jocelyne Bloch del Centro ospedaliero universitario vodese (Chuv) - è consistita nel bruciare, tramite un laser fibra, la regione cerebrale responsabile delle crisi epilettiche.

"È stata impiantata una sonda laser nel centro di un focolaio epilettico", ha riferito l'ospedale universitario elvetico, precisando che l'intervento "è perfettamente riuscito e la paziente, operata all'inizio di agosto, è stata dimessa e sta bene, anche se per parlare di guarigione bisognerà aspettare alcune settimane per sapere se è ancora soggetta a crisi di epilessia".

Una volta impiantata, la sonda emette energia per aumentare la temperatura in modo ben delimitato e distruggere la zona cerebrale malata. Questa termoablazione è molto precisa: misurazioni della temperatura fatte attorno alla sonda permettono di seguire in tempo reale l'evoluzione dell'intervento grazie a immagini ottenute tramite risonanza magnetica.

"Si tratta di un intervento indicato per pazienti che presentano un'epilessia resistente ai farmaci e il cui focolaio che causa le crisi è stato chiaramente identificato", ha spiegato Philippe Ryvlin, capo del dipartimento di Neuroscienze cliniche del Chuv. "L'introduzione di una sonda di 1,65 mm di diametro attraverso un piccola perforazione nella scatola cranica consente di prendere di mira regioni difficili d'accesso. È un'alternativa alla chirurgia ablativa classica", aggiunge Bloch.

La nuova tecnologia è stata da poco omologata come dispositivo medico dall'Unione europea e dalla Svizzera.

(Unioneonline/v.l.)
© Riproduzione riservata