Una legge regionale per i caregiver familiari, e dunque mamme, papà, fratelli, sorelle, mariti, mogli o chiunque si prenda cura, a casa, dei pazienti con gravi patologie.

È la proposta delle associazioni in rete "Familias" Sardegna e di Confad, coordinamento nazionale famiglie con disabilità.

La richiesta è indirizzata all'assessore alla Sanità Mario Nieddu e alla VI Commissione consiliare Salute e Politiche Sociali.

Il documento è articolato in otto punti chiave. Al primo posto una necessità fondamentale: attivazione di adeguate soluzioni per garantire la sostituzione del caregiver familiare in caso di malattia o impedimento. E per assicurare il diritto al riposo.

Le associazioni richiedono una norma che preveda il riconoscimento dei contributi previdenziali e assicurazione per la responsabilità civile. Nella piattaforma anche sostegni economici, uno sportello territoriale per fornire adeguate e tempestive informazioni. E ancora: agevolazioni, mediante appositi regolamenti e protocolli, dell'accesso ai servizi socio-sanitari, alle prestazioni sanitarie specialistiche domiciliari e alla permanenza nelle strutture ospedaliere nei casi di ricoveri di familiari con particolari gravità e la domiciliarizzazione delle visite mediche in caso di difficoltà di spostamento. Ma la lista delle necessità è molto più lunga.

Ora le associazioni aspettano una risposta dalla Regione. 

(Unioneonline/v.l.)

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