Il diabete è una malattia cronica caratterizzata da un eccesso di zuccheri nel sangue (iperglicemia), spesso associata ad altri disturbi metabolici quali l’ipercolesterolemia, l’ipertrigliceridemia e l’iperuricemia. L’aumento della concentrazione degli zuccheri nel sangue è associato a fattori genetici, ambientali e comportamentali: spiega il dottor Efisio Cossu, Responsabile S.S.D (struttura semplice dipartimentale) di Diabetologia al Policlinico “Duilio Casula” di Monserrato.

«L’iperglicemia», sottolinea il medico, «è secondaria a una ridotta o assente secrezione di insulina, ormone che regola la concentrazione degli zuccheri nel sangue, ed è responsabile della comparsa delle complicanze croniche a carico di vari organi e apparati: rene, occhio, sistema nervoso e apparato cardiovascolare. Queste ultime, quando presenti, sono correlate a una ridotta qualità e aspettativa di vita dei pazienti».

«Tra le diverse manifestazioni di diabete siamo soliti distinguerne principalmente due tipi», afferma Cossu. «Il tipo 1 è causato dalla distruzione delle cellule insulino-secernenti, su base autoimmune o idiopatica e caratterizzato da una carenza assoluta di insulina; il tipo 2 è provocato da un deficit relativo della secrezione insulinica conseguente all’insulino-resistenza, su base multifattoriale. Va segnalata la necessità di verificare almeno annualmente il controllo della glicemia su prelievo venoso, e non capillare, per identificare i pazienti asintomatici e favorire una diagnosi più precoce riducendo il rischio di incorrere nelle complicanze sopracitate».

Secondo lo specialista, per contrastare il diabete, «è necessaria una modifica dello stile di vita, privilegiando l’incremento dell’attività fisica e la diminuzione dell’apporto calorico, facendo particolare attenzione all’assunzione di bevande zuccherate, alcolici, grassi animali. Di fondamentale importanze è l’assoluta astensione al fumo di sigaretta per i noti effetti dannosi sul sistema cardiovascolare».

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