Covid e depressione, così la nostra mente ha saputo essere resiliente
Secondo gli esperti, il picco di ansia nella pandemia è stato registrato solo tra marzo e aprile 2020
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La mente si è rivelata molto resiliente di fronte alla pandemia da Covid-19. L'aumento significativo (ma statisticamente piccolo) dei sintomi di ansia e depressione registrato tra marzo e aprile 2020 è andato progressivamente diminuendo fino a scomparire del tutto nel giro di pochi mesi.
È quanto suggerisce una revisione su 65 studi, prevalentemente europei o nord americani, condotta dalle Università di Liverpool (Regno Unito) e Maynooth (Irlanda) e pubblicata sul Journal of Affective Disorders. Dalla revisione è emerso che nel secondo semestre 2020 i livelli di salute mentale delle persone prese in esame erano sovrapponibili a quelli del periodo precedente alla pandemia. La nostra mente avrebbe, dunque, subito uno shock iniziale causato dall'allarme pandemia e dalle improvvise e severe restrizioni, ma più che di un boom di disturbi mentali correlati a Covid-19, secondo i ricercatori, si dovrebbe parlare di una naturale reazione acuta della mente in risposta a un evento traumatico imprevisto e angosciante, a cui ha fatto seguito un periodo di adattamento psicologico e di resilienza.
Non per tutti, però, è stato così: i ricercatori evidenziano come l'aumento di sintomi depressivi sia stato più consistente tra coloro che avevano già in precedenza condizioni di salute generale più precarie. E in questa fascia di popolazione i sintomi potrebbero poi essersi protratti nel tempo. Dall'analisi non sono invece emerse prove di un peggioramento dei sintomi in chi aveva problemi di salute mentale già prima della pandemia. Nonostante gli incoraggianti risultati dello studio, per Eric Robinson, tra gli autori, occorre comunque "offrire servizi di supporto alla salute mentale, tenere alta l'attenzione sull'andamento dei sintomi di depressione e disturbo dell'umore tra chi non ha registrato un ritorno ai livelli pre-pandemia e monitorare cosa accade durante i periodi in cui si registrano più contagi o decessi da Covid-19".
(Unioneonline/v.l.)