Il periodo del Carnevale è spesso associato a festeggiamenti, divertimento, ma soprattutto una varietà di prelibatezze culinarie. Tuttavia, per coloro che si preoccupano della propria salute, può essere difficile navigare tra le tentazioni alimentari senza compromettere gli sforzi per mantenere una dieta equilibrata.

Frittelle, crostoli, chiacchiere e moltissimi altri dolci regionali tipici di questo periodo sono infatti oltre che grande fonte di “calorie vuote”, un mix eccessivo di zuccheri, grassi e metodi di cottura insalubri come la frittura. E allora cosa fare? Rinunciare alle tradizioni? No, non è necessario! Il nostro corpo, se in salute perché alimentato quotidianamente in maniera salutare è sicuramente in grado di reggere l’urto.

Numerosi studi suggeriscono infatti da tempo che chi segue una dieta virtuosa nella quotidianità accumuli una sorta di “bonus” o “incentivo salute” capace di fare da scudo protettivo per gli sgarri occasionali. Il segreto è quindi la moderazione: limitarsi a consumare le leccornie di carnevale nell’omonima settimana e riprendere la retta via già dalla settimana dopo, resta l’unica vera strategia vincente.

Pietro Senette – Nutrizionista e ricercatore

© Riproduzione riservata