In abbinamento alla terapia farmacologica, contro i disturbi dello spettro bipolare è fortemente consigliato un approccio psicoterapico ed educativo, ritenuto il modo migliore per combattere tali problematiche. La psicoterapia è raccomandata soprattutto ai soggetti che stanno seguendo una terapia con farmaci stabilizzanti dell’umore, specialmente per guidarli nel percorso di trattamento. La terapia di gruppo, ad esempio, permette ai pazienti e ai familiari di comprendere fino in fondo il disturbo bipolare e i suoi effetti; le sedute individuali riescono invece ad aiutare il soggetto a capire come convivere con i problemi comportamentali e relazionali che si possono incontrare nella vita di tutti i giorni.

L’educazione

La persona affetta da disturbi dello spettro bipolare deve imparare a riconoscere i sintomi non appena si manifestano, oltre ai modi per evitare la loro insorgenza. Per questo motivo è necessario intraprendere un percorso di educazione e supporto. Conoscere le conseguenze dei farmaci assunti per trattare il problema può aiutare il soggetto a seguire una cura adeguata, visto che potrebbe avere remore ad assumere i medicinali, temendo effetti collaterali. Gli stabilizzatori dell’umore, in realtà, generalmente aiutano a ottenere migliori risultati sul posto di lavoro, nelle relazioni sociali di tutti i giorni e a scuola.

I gruppi di sostegno si rivelano preziosi per fornire uno spazio di dibattito nel quale condividere dubbi, esperienze e sentimenti. Inoltre, il medico o lo psicoterapeuta possono parlare con il soggetto in merito alle conseguenze delle sue azioni: se il paziente sviluppa un eccesso sessuale, deve ricevere informazioni su come il suo comportamento possa influire a livello comportamentale e sanitario; se invece la persona tende a spendere troppi soldi, è giusto intervenire a livello informativo sulla gestione delle finanze, anche coinvolgendo i familiari.

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