All'aeroporto romano di Ciampino è sempre pronto al decollo un Falcon 900, in forza al 31esimo Stormo dell’Aeronautica militare.

Un velivolo in grado di raggiungere velocemente la Sardegna per caricare neonati e bambini in imminente pericolo di vita a causa di gravi patologie e di trasportarli, sempre nel più breve tempo possibile, verso ospedali con reparti pediatrici altamente specializzati in grado di assicurare loro le cure necessarie, come il Bambin Gesù di Roma o il Gaslini di Genova. E sono ogni anno decine i trasporti urgenti effettuati. 

Un servizio solerte e meritorio, motivato però dalla carenza nell’Isola di posti letto PICU (Pediatric Intensive Care Unit), unità di terapia intensiva pediatrica specializzate nella cura di neonati, bambini, adolescenti e giovani adulti in condizioni critiche di età compresa tra 0 e 21 anni.

Una carenza che riguarda tutte le regioni italiane, oggetto di uno studio appena pubblicato sull’autorevole rivista medica “The Lancet”, che indica proprio la situazione in Sardegna come emblematica della deficitaria disponibilità di posti letto PICU nel nostro Paese. 

Lo studio è stato realizzato da Carmelo Mingardi (Dipartimento di Anestesiologia, Policlinico San Marco, Università di Catania), Giorgio Conti (Università Cattolica del Sacro Cuore, Fondazione Policlinico Universitario Gemelli di Roma), Andrea Moscatelli (Unità di Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica, Istituto Giannina Gaslini di Genova), Simonetta Tesoro e Leonardo Bussolin (Società Italiana di Anestesia e Terapia Intensiva Pediatrica e Neonatale).

L’obiettivo, come detto, è «evidenziare la grande carenza di posti letto nelle unità di terapia intensiva pediatrica (PICU) in Italia».

«Nel nostro Paese – spiegano gli autori - il numero di letti in PICU è di soli 273 per 9.788.622 pazienti di età compresa tra 1 e 18 anni; questo numero dà un rapporto di un letto in PICU ogni 35.856 pazienti, che è lontano dallo standard raccomandato». 

E gli stessi sottolineano: anche se non si tratta dell’unica regione con zero posti PICU, «il caso della Sardegna illustra bene questo problema. Nonostante l’isolamento geografico dal resto della penisola italiana, la regione non dispone infatti di un solo posto letto in PICU. Questa assenza di adeguati servizi di terapia intensiva pediatrica è preoccupante, soprattutto considerando le potenziali difficoltà nel trasferire i bambini gravemente malati alle PICU situate nel resto del Paese». 

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Tornando ai numeri, se nel nostro Paese c’è un posto PICU ogni 35.856 pazienti, secondo le norme europee dovrebbe esserci un posto letto PICU ogni 20.000-30.000 bambini. 

Per questo, concludono gli autori, illustrando una serie di possibili soluzioni (a cominciare, naturalmente, dall’aumento del numero di letti in PICU e da una loro più strategica distribuzione geografica), «dovremmo garantire che ogni bambino con un grave problema medico possa beneficiare della massima qualità delle cure, indipendentemente dal luogo geografico in cui vive».

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