«Gli antibiotici sono una potente arma contro le infezioni causate da batteri, come polmoniti, otiti, meningiti, infezioni urinarie», spiega Emilio Vallebona, direttore della Medicina generale del Policlinico Duilio Casula, fra gli ospiti di “15 minuti con…”, il talk di approfondimento sulla salute dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari, in collaborazione con il gruppo L’Unione Sarda, condotto dal giornalista Fabrizio Meloni, responsabile Comunicazione e relazioni esterne dell’Aou.

«Gli antibiotici curano queste infezioni grazie a un’azione mirata sui batteri. Non tutte le infezioni sono dovute però a batteri: molte (come l’influenza o il Covid-19) sono dovute a virus, su cui gli antibiotici non agiscono. Va precisato che si prendono solo su prescrizione del medico che dopo la diagnosi sceglie l’antibiotico tenendo conto del batterio, della sede dell’infezione e di eventuali altre patologie del paziente. L’auto-somministrazione in infezioni non batteriche non cura, espone inutilmente a effetti collaterali, è un costo superfluo per il SSN, ed è dannosa perché aumenta il rischio dello sviluppo di resistenze dei batteri agli antibiotici».

«L’antibiotico-resistenza, spesso associato a morbilità significativa, ospedalizzazione più lunga, costi eccessivi e mortalità, è una delle maggiori sfide per la medicina del terzo millennio», precisa Ferdinando Coghe, direttore del Laboratorio analisi del Policlinico. «Ciò induce a rivalutare il ruolo del laboratorio di microbiologia clinica nel controllo delle infezioni, in particolare nella gestione e nel trattamento delle “infezioni difficili”. Oggi il laboratorio dispone di un'ampia gamma di nuove tecnologie utilizzabili per supportare e potenziare gli sforzi del personale addetto al controllo delle infezioni e, a livello europeo, è attiva una rete di esperti che, sotto l’egida del Centro europeo per la Prevenzione e il controllo delle Malattie (ECDC), collabora nella determinazione dei breakpoint e dei test di suscettibilità microbica agli antibiotici».

«Un corretto uso degli antibiotici è fondamentale per evitare l’insorgere di resistenze; il fallimento terapeutico può portare a complicanze anche gravi», dichiara Giacomo Bertolino della Farmacia del Duilio Casula. «La verifica quotidiana del farmacista ospedaliero delle terapie antibiotiche impostate in reparto mira alla valutazione delle richieste motivate e personalizzate e relativi antibiogrammi, con particolare attenzione all’appropriatezza prescrittiva affinché vengano rispettate le indicazioni terapeutiche approvate. Il tutto avviene sempre lavorando in sinergia con i clinici prescrittori. Al paziente in dimissione viene ricordato di continuare la terapia secondo prescrizione medica: è sconsigliato sospendere una terapia antibiotica ai primi segni di miglioramento per il rischio di antibiotico-resistenza».

Luca Mirarchi

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