Assunzione donne, ultimi giorni per gli incentivi
Termina con il 2025 il bonus che prevede l’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro privatiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Anche il bonus introdotto dal Dl. 60/2024 in favore di particolari categorie di lavoratrici è destinato a terminare nel 2025. Si tratta dell’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro privati, esclusi i premi e i contributi all’Inail, fino a 650 euro al mese per ciascuna donna assunta e comunque nei limiti della spesa autorizzata per questa misura (479,7 milioni). Sono interessati i datori privati, a prescindere dal fatto che assumano o meno la natura di imprenditore, incluso il settore agricolo.
A portare in dote il bonus sono queste categorie:
• O donne di qualsiasi età prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, ovunque residenti;
• O donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, residenti nelle regioni della Zona economica speciale unica per il Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna);
• O donne di qualsiasi età, operanti nelle professioni e nei settori caratterizzati da un tasso di disparità occupazionale di genere che superi di almeno il 25% la disparità media uomo-donna. L’incentivo spetta per un periodo massimo da 12 a 24 mesi, a seconda della fattispecie agevolata.
Le condizioni
Per il riconoscimento delle tre tipologie di agevolazioni è necessario che l’assunzione incentivata determini un incremento occupazionale netto calcolato sulla base della differenza tra i lavoratori occupati rilevato in ciascun mese e il numero dei lavoratori mediamente occupati nell’azienda nei 12 mesi precedenti. Inoltre, devono sussistere tutte le condizioni indicate nella circolare Inps 91/2025, tra cui: il rispetto dei requisiti generali previsti dall’articolo 31 del Dlgs 150/2015, il possesso del Durc, l’assenza di violazioni in materia di lavoro, e così via. Per ottenere l’agevolazione i datori di lavoro che abbiano i requisiti devono inoltrare all’Inps la domanda di ammissione, usando il modulo di istanza online disponibile sul sito dell’Istituto. Dal 2026 resterà la possibilità, prevista dalla legge 92/2012, quindi strutturale, di assumere donne “svantaggiate” fruendo della riduzione del 50% dell’aliquota contributiva a carico del datore di lavoro (anche sui premi Inail) per gli iniziali 12 mesi (in caso di assunzione con contratto a termine). Se il rapporto di lavoro a tempo determinato è trasformato a tempo indeterminato, la riduzione contributiva spetterà per ulteriori sei mesi. Se il contratto è instaurato a tempo indeterminato, la riduzione contributiva spetta per 18 mesi dall’assunzione. Per fruire di quest’ultimo incentivo i datori interessati devono inoltrare una comunicazione all’Inps tramite cassetto previdenziale, con il modulo «92-2012». Una volta inviata l’istanza, il datore potrà fruire del bonus: non è necessaria una particolare autorizzazione, fatta salva la congruenza dei dati indicati nella domanda e le reali condizioni soggettive del datore di lavoro e del lavoratore. Le assunzioni devono comportare un incremento occupazionale netto.
Ornella Lacqua - Alessandro Rota Porta
(Estratto da “Norme e tributi Plus Lavoro”, Il Sole 24 Ore, 1° dicembre 2025, in collaborazione con L’Unione Sarda)
