L’insularità entrerà presto nella Costituzione italiana, “ma solo se la legislatura arriva al 2023”. Ne è convinto Luigi Zanda, parlamentare sardo di lungo corso, senatore del Pd e membro della direzione nazionale dei dem. 

Avvocato, nato a Cagliari nel ‘42, entra in Senato alle suppletive del 2003 nelle file della Margherita. Non ne uscirà più, confermato in tutte le legislature: nel 2006 sempre con la Margherita e nelle successive elezioni del 2008, 2013 e 2018 con il Partito democratico.

Recentemente Zanda ha presentato un disegno di legge sul Quirinale che ha suscitato interpretazioni “malevole” sulla sua presunta volontà di offrire un “assist” a Mattarella per la rielezione.

A L’Unione Sarda il Senatore parla dei principali temi di politica nazionale e dell’Isola: dal centrosinistra sfilacciato al Quirinale, dai 101 che affossarono Prodi allo sciopero generale di ieri su cui il Pd è stato abbastanza “freddo”.

Senatore Zanda, come vede questo campo largo di centrosinistra? Letta ci prova, ma M5S, Renzi e Calenda non vanno proprio d’accordo…

“Il sistema politico è frammentato, anche a destra. Quindi è fondamentale creare campi larghi e fare alleanze. Calenda e Renzi sono naturalmente nel centrosinistra, sono stati eletti nel Pd. Quindi M5S e LeU devono essere accoglienti, ma anche da parte di Renzi e Calenda c’è bisogno di una chiara volontà e di comportamenti coerenti. È un dovere politico scegliere”.

Conte, lanciato dal Pd per le suppletive di Roma centro, non si è candidato dopo l’opposizione di Renzi e Calenda. Ha sbagliato?

“Rispetto le ragioni, che non conosco, che hanno spinto Conte a non candidarsi. Ma dico che il leader di un grande partito dovrebbe stare in Parlamento”.

Lei ha presentato un ddl su divieto di rieleggibilità del presidente della Repubblica e abolizione del semestre bianco, alcuni lo hanno interpretato come volontà di chiedere un’ultima rielezione proprio a Mattarella, e lo stesso Quirinale ha fatto filtrare il suo “stupore”. Ci spiega?

“Il disegno di legge sarà discusso dopo l’elezione del nostro Presidente, non era assolutamente quella la nostra intenzione. Non volevamo fare pressioni su Mattarella, che non è persona che cede alle pressioni. Queste cattive interpretazioni del ddl hanno stupito anche me come il Quirinale”.

Il premier Draghi: meglio a Palazzo Chigi fino al 2023 o al Quirinale?

“Gli italiani sono stufi di previsioni improbabili sui nomi, non rispondo a domande sui nomi sino alla vigilia. Meglio parlare di profili”.

Parliamo di profili…

“Deve essere un democratico, europeista e atlantista. Una persona equilibrata e indipendente che tuteli l’interesse nazionale. Anche il Presidente, come tutti, ha le sue idee politiche, ma deve saperle controllare e mostrare equidistanza proprio come ha fatto Sergio Mattarella”.

Un altro nome, Berlusconi. Il Pd lo potrebbe votare?

“Il Pd non lo voterà, il segretario Letta ha già espresso la posizione del partito”.

Sette anni fa in 101 del Pd affossarono Prodi, la storia si potrebbe ripetere?

“I franchi tiratori che affossarono Prodi sono l’episodio più squalificante della politica italiana che io ricordi. Sarebbe gravissimo se il Pd di nuovo non fosse compatto in un momento importante come l’elezione del presidente della Repubblica.

Sciopero generale di ieri, il Pd è stato piuttosto freddo. Che ne pensa?

“Lo sciopero è un diritto sacro e inviolabile, ma nel merito non condivido per tre motivi. Per la fase difficile che sta attraversando il Paese, per la pandemia e perché la manovra del governo è espansiva e contiene misure di forte valore sociale”.

Ddl Zan, chi lo ha affossato?

“Con il voto segreto è impossibile dire chi ha votato contro”.

Ora è in discussione il disegno di legge sull’eutanasia, farà la stessa fine?

“Non faccio previsioni, ma auspico una rapida approvazione. Siamo in ritardo di 20-30 anni per regolare una materia che ha bisogno di una legge. Un Paese civile senza una legge sul tema non funziona, ce lo ha chiesto anche la Corte Costituzionale”.

Visti gli ultimi voti in Parlamento, qualcuno a sinistra dice che Renzi è ormai nel centrodestra. Lo dice anche lei?

“Non lo dico. Dico solo che sarebbe molto grave politicamente se l’ex segretario del Pd, diventato capo del governo su indicazione del Pd, passasse al centrodestra”.

Vaccini, meglio l’obbligo o va bene l’attuale Green pass rafforzato?

“La percentuale di vaccinati è molto alta, credo che il governo faccia bene a proseguire su questa strada del Green pass”.

Lei si è vaccinato?

“Sì”.

Insularità in Costituzione, entro fine legislatura ci sarà l’approvazione definitiva?

“Credo di sì, il provvedimento è stato approvato a larga maggioranza quindi non penso ci saranno problemi. I tempi ci sono, ma solo se la legislatura arriva al 2023”.

Air Italy, percorribile la strada di una compagnia sarda come vorrebbe la Regione?

“In Europa le compagnie aeree stanno diminuendo, ci sono state numerose fusioni negli ultimi anni. Parliamo di un settore che richiede investimenti importanti, non credo che la dimensione regionale possa essere quella adatta”.

Come giudica l’operato della Giunta Solinas?

“Non voglio esprimere giudizi. Dico solo che la Sardegna è una Regione talmente bella, straordinaria, che deve rassicurare il resto del Paese che tra le sue priorità ci sono la difesa dell’ambiente, del mare, dell’entroterra, della cultura”.

E come?

“C’è un progetto di diversi economisti guidati dalla professoressa Termini fatto da Enel e dall’Università di Roma Tre che prevede entro dieci anni un’elettrificazione verde per l’Isola, fatta totalmente da rinnovabili. E la riorganizzazione ecologica dei sette grandi porti sardi. Ecco, penso che la Sardegna debba perseguire questi progetti”.

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