Visco descrive la parabola dello spread:"Dopo la Manovra di Monti a 376 punti"
Dai 133 punti di differenziale dello scorso aprile, quando vennero presentate le previsioni con il Def, ai 516 punti segnati all'approvazione della legge di stabilità, per poi ridiscendere ai 376 punti dopo la pubblicazione del decreto della manovra Monti.E' la parabola dello spread che viene tracciata in un quadro, elaborato dalla Banca d'Italia e portato dal governatore Ignazio Visco nell'audizione in Parlamento, che mette in parallelo temporale il varo di manovre e previsioni e l'andamento dei titoli pubblici italiani.
Eccolo:
- 13 APRILE, ARRIVA DEF, SPREAD A 133: Il differenziale viaggia a 133,1 punti quando il 13 aprile il governo Berlusconi aggiorna le previsioni macro-economiche con il Def. Le stime prevedono il pareggio nel 2014 e un deficit al 2,7% nel 2012. Il debito, dopo i 1120 punti del 2011, scende a 119,4 punti nel 2012.
- 6 LUGLIO, PRIMA MANOVRA, SPREAD A 167,5: E' il primo intervento del governo Berlusconi. Prevede una manovra di 2,1 miliardi nel 2011 e di 5,6 miliardi nel 2012. Il peso è tutto spostato sul 2013-14, rispettivamente per 24,4 e 47,9 miliardi. Lo spread è a 167,5 punti.
- 13 AGOSTO, SECONDA MANOVRA, SPREAD A 277: Lo spread sale a 277 punti e il governo corre ai ripari. La correzione viene anticipata, così come il pareggio di bilancio. Il decreto taglia il deficit di 22,7 mld nel 2012, di 29,8 nel 2013 e di 11,8 mld nel 2014.
- 22 SETTEMBRE, NUOVE PREVISIONI, SPREAD A 433,7: Il governo aggiorna le sue previsioni. Il pareggio arriva nel 2013 con un deficit di 0,1%. Ma il differenziale dei titoli italiani vola comunque a 433,7 punti.
- 12 NOVEMBRE, OK LEGGE STABILITA, SPREAD A 516: il Parlamento approva la legge di stabilità che 'certifica' le manovre precedenti sui tre anni successivi. Ma lo spread non accenna a calare: 516 punti la differenza con i bund tedeschi.
- 6 DICEMBRE, MANOVRA MONTI, SPREAD A 376 PUNTI: L'approvazione della manovra monti, che riduce il deficit di 20,2 miliardi nel 2012, di 21,3 miliardi nel 2013 e di 21,4 miliardi nel 2014, sembra calmare i mercati. Lo spread torna a calare e tocca 376 punti.