E' la parabola dello spread che viene tracciata in un quadro, elaborato dalla Banca d'Italia e portato dal governatore Ignazio Visco nell'audizione in Parlamento, che mette in parallelo temporale il varo di manovre e previsioni e l'andamento dei titoli pubblici italiani.

Eccolo:

- 13 APRILE, ARRIVA DEF, SPREAD A 133: Il differenziale viaggia a 133,1 punti quando il 13 aprile il governo Berlusconi aggiorna le previsioni macro-economiche con il Def. Le stime prevedono il pareggio nel 2014 e un deficit al 2,7% nel 2012. Il debito, dopo i 1120 punti del 2011, scende a 119,4 punti nel 2012.

- 6 LUGLIO, PRIMA MANOVRA, SPREAD A 167,5: E' il primo intervento del governo Berlusconi. Prevede una manovra di 2,1 miliardi nel 2011 e di 5,6 miliardi nel 2012. Il peso è tutto spostato sul 2013-14, rispettivamente per 24,4 e 47,9 miliardi. Lo spread è a 167,5 punti.

- 13 AGOSTO, SECONDA MANOVRA, SPREAD A 277: Lo spread sale a 277 punti e il governo corre ai ripari. La correzione viene anticipata, così come il pareggio di bilancio. Il decreto taglia il deficit di 22,7 mld nel 2012, di 29,8 nel 2013 e di 11,8 mld nel 2014.

- 22 SETTEMBRE, NUOVE PREVISIONI, SPREAD A 433,7: Il governo aggiorna le sue previsioni. Il pareggio arriva nel 2013 con un deficit di 0,1%. Ma il differenziale dei titoli italiani vola comunque a 433,7 punti.

- 12 NOVEMBRE, OK LEGGE STABILITA, SPREAD A 516: il Parlamento approva la legge di stabilità che 'certifica' le manovre precedenti sui tre anni successivi. Ma lo spread non accenna a calare: 516 punti la differenza con i bund tedeschi.

- 6 DICEMBRE, MANOVRA MONTI, SPREAD A 376 PUNTI: L'approvazione della manovra monti, che riduce il deficit di 20,2 miliardi nel 2012, di 21,3 miliardi nel 2013 e di 21,4 miliardi nel 2014, sembra calmare i mercati. Lo spread torna a calare e tocca 376 punti.
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