Ok al terzo mese di esercizio provvisorio, Meloni: «Ora fare in fretta». Truzzu: «I ritardi per un capriccio di Todde»
Quasi inevitabile anche il quarto mese, visti i tempi per portare in aula la Finanziaria. L’assessore al Bilancio: «Non volevamo una manovra tecnica»(Archivio)
Via libera in Aula al terzo mese di esercizio provvisorio con 31 voti a favore e 24 contrari. Con una quasi certezza: per regolamento, per portare in Aula la Finanziaria possono volerci 37 giorni, quindi il ricorso al quarto mese è quasi inevitabile, a meno che l’opposizione non rinunci ai suoi dieci giorni per la relazione di minoranza.
In Aula, l’assessore al Bilancio Giuseppe Meloni ha spiegato le ragioni dei ritardi: «Abbiamo deciso di non procedere subito con la Finanziaria per evitare di portare avanti una manovra tecnica che non farebbe l'interesse dei sardi, come accaduto in passato, perché poi si fanno scelte di programmazione last minute, inutili». Meloni ha sottolineato di aver «ereditato il bilancio precedente, cerchiamo di venirci incontro perché la base di partenza è preoccupante».
Poi ha lanciato un appello alla minoranza: «Va bene la dialettica politica, ma spero che voi per primi abbiate a cuore gli interessi dei sardi». Per Meloni 37 giorni sono più che sufficienti, è l'appello «a fare in fretta».
Nelle dichiarazioni di voto, il capogruppo di FdI Paolo Truzzu ha detto che «la finanziaria non entra in Aula per un fatto politico, non tecnico, per un capriccio da irresponsabile della presidente della Regione». A sua volta ha lanciato un appello a Meloni: «Tolga i 30 milioni per la fusione degli aeroporti e dateli ai Comuni, aumentate il fondo unico». Umberto Ticca dei Riformatori ha chiesto all’assessore di non spostare l’attenzione sulla minoranza: «La responsabilità dei tempi di approvazione è di chi ha anteposto altro alla Finanziaria».
Il presidente della commissione Bilancio Alessandro Solinas (M5S) ha detto: «È chiaro che ci stiamo prendendo una responsabilità politica, ma con le giustificazioni adeguate».