Il doppio naufragio con 170 morti nel Mar Mediterraneo scuote la politica italiana.

Tutti contro Matteo Salvini, soprattutto la sinistra.

Se Matteo Renzi invoca l'apertura (simbolica, visto che non sono mai stati realmente chiusi) dei porti, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando va giù durissimo, e si rivolge al ministro parlando senza mezzi termini di "genocidio". "Si farà un secondo processo di Norimberga e lui non potrà dire che non sapeva".

E la Chiesa non tace. "I nostri nipoti diranno di noi quello che noi diciamo dei nazisti", afferma padre Alex Zanotelli, mentre per il presidente di Libera Luigi Ciotti questi sono morti "che devono pesare sulle coscienze di tutti".

E qualche voce si leva anche dal Movimento 5 Stelle. A partire dal presidente della Camera Roberto Fico, lapidario: "Una società sana salva le vite umane".

Gregorio De Falco chiede chiarezza alla Marina militare e alla Guardia Costiera, poi va giù duro contro Di Maio e Salvini. "A Di Maio ricordo che quando noi dicevamo 'nessuno rimanga indietro' non escludevamo da questa povera gente i migranti". Quanto a Salvini: "Mi intristisce quello che ha detto dopo l'ultima strage in mare, perché manca di umanità, è un cinico".

LE ONG - Anche le Ong dicono la loro. Open Arms, bloccata a Barcellona dopo il divieto di salpare imposto dalla capitaneria di porto, twitta: "Perder tempo significa morire. Mentre siamo bloccati in porto a Barcellona, otto persone al giorno muoiono nel Mediterraneo".

E Sea Watch, che ieri ha salvato altri 47 migranti su un barcone pericolante al largo della Libia, scrive sul suo profilo Twitter: "Mentre noi soccorriamo 47 persone l'Europa ne lascia annegare oltre 100".

SALVINI - Ma il ministro non ci sta, e rilancia. "Non sono stato, non sono e non sarò mai complice dei trafficanti di esseri umani, che con i loro guadagni investono in armi e droga, e delle Ong che non rispettano regole e ordini. Quanto a certi sindaci e governatori di Pd e sinistra anziché denunciare la presunta violazione dei diritti dei clandestini, dovrebbero occuparsi del lavoro e del benessere dei loro cittadini, visto che sono gli italiani a pagare loro lo stipendio", scrive sul suo profilo Facebook. E risponde anche ad Orlando: "Mi paragona ai criminali nazisti? Non ho parole, i suoi insulti per me sono medaglie".

LUIGI DI MAIO - Il leader M5S si scaglia invece contro l'Europa: "Sui morti in mare vedo molte lacrime di occodrillo. Ho smesso di fare l'ipocrita e di parlare solo degli effetti, i morti, e parlo anche delle cause. Se abbiamo gente che parte dall'Africa è perché alcuni Paesi europei con in testa la Francia non hanno mai smesso di colonizzare l'Africa. In decine di Stati africani Parigi stampa una propria moneta con cui finanzia il debito pubblico francese. L'Ue dovrebbe sanzionare tutti quei Paesi che stanno impoverendo gli Stati africani e stanno facendo partire quelle persone".

(Unioneonline/L)
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