Lo spoglio delle schede non si è ancora concluso, dopo il voto alle elezioni regionali, e il divario fra Alessandra Todde e Paolo Truzzu si assottiglia ma, spiega Salvatore Deidda (deputato di Fratelli d’Italia), «non mi illudo. In base ai dati disponibili fino ad oggi non è possibile immaginare una rimonta. Prima vediamo come si conclude lo spoglio e poi decideremo il da farsi – dice al Corriere -. Perché è chiaro che un conto è un margine di 1500-1200 voti, altro è 800-700. Noi, comunque dobbiamo vigilare per garantire anche il rispetto dei quozienti che fanno scattare o no un consigliere in più. Non è un aspetto trascurabile». E poi la frecciatina al centrosinistra: «Chiedo più rispetto. Visto il margine risicato mi sarei aspettato maggiore sobrietà anziché toni trionfalistici».

«La vittoria non è in dubbio» è il commento di Camilla Soru (Pd). «Confermo che il divario si è assottigliato rispetto a lunedì ma il vantaggio sul candidato del centrodestra è rimasto».

«Mi dicono che domani dovrebbero arrivare i dati di un piccolo Comune, Silius, che ha poco più di mille abitanti. Non ci sono i numeri per ribaltare il risultato - prosegue in un’intervista al Corriere -. Certo non è stato un cappotto, così come del resto non lo ottenne Truzzu quando diventò sindaco di Cagliari nel 2019. Ma la legge elettorale dice che per vincere basta ottenere un voto in più dell'avversario». Secondo l'esponente Pd «non mi pare che ci siano gli estremi per una scelta del genere» cioè quella del riconteggio dei voti, «nessuno finora ha denunciato irregolarità, non è che spuntano ora perché il divario si è assottigliato».

(Unioneonline/s.s.)

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