Nessun passo indietro. Alessandra Todde non raccoglie l’invito di Renato Soru e convergere su un nome terzo e insiste per il rientro del fondatore di Tiscali nel campo largo di centrosinistra.

La prevedibile risposta della candidata alle regionali del 25 febbraio arriva dai microfoni di Rai Radio Uno, nella trasmissione “Un giorno da Pecora”. «Abbiamo un campo ben definito, quello di centrosinistra, in cui Soru ha militato fino a qualche giorno fa da fondatore del Pd, semmai io chiedo a lui di rientrare nella coalizione, il suo progetto politico ha tantissimi punti di unione con noi».

«Parlare di primarie a 45 giorni dalle elezioni mi pare tardi, se n’è discusso ma tutte le forze politiche hanno deciso di non farle, ci siamo dati delle regole condivise che vanno rispettate».

Ieri Soru da Nuoro si è detto disposto a farsi da parte, invitando Todde a fare altrettanto per convergere su un terzo nome. Ha anche invitato la pentastellata a un dibattito pubblico. «Credo nei confronti – la risposta di Todde – non nelle corride con le pentole e l’applausometro. È importante concordare le regole, ma non ho paura del confronto, mi confronto con chiunque».

Un ruolo per Soru se accogliesse il suo invito a rientrare nel campo largo? Sì, «le modalità si trovano, l’obiettivo è cambiare la Sardegna, unire le forse per far sì che il disastro fatto dal centrodestra non continui». E se l’ex governatore decidesse di andare avanti, ostacolando la sua corsa a Villa Devoto, nessun problema: «Posso vincere lo stesso».

Sulla bagarre nel centrodestra, Todde ironizza: «Se si candidano tutti e due, Solinas e Truzzu, ci fanno un bel regalo». Poi si fa più seria: «Possono candidare anche Biancaneve, ma non pensino di prendere le distanze dai disastri che hanno fatto, la responsabilità delle mancanze della maggioranza guidata da Solinas è collettiva, di tutte le forze politiche».

(Unioneonline/L)

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