«La Todde e il Movimento Cinque Stelle per anni hanno fatto la morale al centrodestra, ora se sono coerenti agiscano di conseguenza: cancellino la legge sugli staff approvata dal centrodestra nella scorsa legislatura oppure chiedano scusa ai cittadini per averli presi in giro con demagogie e populismo al solo fine di accrescere il consenso elettorale».

Così Fausto Piga, vicecapogruppo di Fratelli d'Italia in consiglio regionale, punge la governatrice della Sardegna e il Campo Largo, in una nota, dove spiega: «Nella scorsa legislatura, quando abbiamo rivisto l'organizzazione tecnico-politica di assessorati e presidenza, l'abbiamo fatto in convinti che poteva essere un strumento utile per migliorare l'azione di Governo noi abbiamo sempre avuto la coscienza a posto, ma di contro PD e 5S hanno fatto barricate, definendola una legge poltronificio che dava uno schiaffo ai poveri».

«Sia chiaro, – prosegue Piga – esseri contrari ad un provvedimento legislativo e fare la conseguente opposizione è legittimo e pure doveroso se animato da sani propositi e reali sensibilità, ma ora che PD e 5S sono al governo della regione devono fare una scelta trasparente verso i cittadini: se quella legge è davvero utile per governare, chiedano scusa per quanto detto in passato prendendo in giro i cittadini oppure abbiano la coerenza di abrogare la legge sugli staff».

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Michele Pais, coordinatore della Lega in Sardegna ed ex presidente del Consiglio regionale: «Nella passata legislatura, quando abbiamo approvato la legge sugli staff - quella che PD e 5S con indignazione e rabbia chiamavano legge poltronificio, uno schiaffo ai poveri sardi - l'abbiamo fatto in buona fede e pensando che poteva essere un procedimento utile a rafforzare l'azione politica di chiunque si sarebbe trovato alla guida della Regione. Non la pensavano così PD e 5S, una posizione di tutto rispetto, ma oggi devono dimostrare di essere coerenti e la Presidente Todde deve annullare la legge poltronificio».

«La Todde non provi a confondere le idee a sardi riducendo eventualmente il numero dei nominati per sembrare diversa da chi l'ha preceduta - l'affondo finale di Pais - delle due l'una: la legge approvata dal centrodestra è giusta oppure si torni al passato con la cancellazione della cosiddetta legge-poltronificio».

Dal canto proprio, la governatrice Todde, tre giorni fa, in Consiglio regionale aveva spiegato, rispondendo alle critiche: «Abbiamo strutturato i nostri uffici utilizzando la legislazione vigente, e costruito così la nostra squadra. Alcuni di voi hanno parlato di maxi-staff e di compensi omettendo di ricordare che la legge vigente è stata ereditata dalla precedente legislatura. Ma voglio rassicurarvi: useremo le figure funzionali al lavoro che dobbiamo svolgere e molte non le nomineremo». «Una nota di colore – ha aggiunto Todde - sul compenso del segretario generale: è strutturato con un fisso (più basso dei suoi predecessori) ed un variabile che prenderà solo ad obiettivi chiari e raggiunti. A differenza del passato dove il variabile veniva suddiviso mensilmente ed incassato indipendentemente dal raggiungimento degli obiettivi di fine anno».

(Unioneonline/l.f.)

© Riproduzione riservata