Il ddl 107 sugli staff vede il traguardo. Oggi l’Aula ha approvato l’articolo 7 sull’articolazione dell’Ufficio di Gabinetto del presidente della Regione e di cui fanno parte circa quaranta componenti. 

Si tratta dell’articolo forse più contestato e che ha fatto guadagnare al provvedimento sugli staff la nomea di “legge poltronificio”. Diversamente dal solito, oggi sono intervenuti alcuni esponenti importanti della maggioranza come il consigliere dei Riformatori Michele Cossa, firmatario con i colleghi Salaris e Canu dell’emendamento “canguro” che ha fatto decadere decine di proposte di modifica dell’opposizione.

Cossa ha ricordato che in Sardegna, in virtù dell’elezione diretta del governatore prevista dal 2004, "vige un sistema presidenziale con evidenti ricadute quali l’aumento di responsabilità in capo al presidente, tuttavia l’assetto istituzionale e organizzativo è rappresentativo del vecchio modello ministeriale che gli stessi ministeri hanno dismesso da tempo immemorabile, ed è regolato da una legge vecchissima”. 

C'è attesa, infine, per la nuova tabella con la copertura finanziaria “corretta” annunciata dalla Giunta nei giorni scorsi. La legge, ha ribadito infatti il capogruppo del Psd’Az Franco Mula, costerà la metà rispetto ai sei milioni di euro indicati nella relazione finanziaria.

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