Nonostante il Covid, la sanità sarda regge. Le criticità non mancano, ma per superarle sono state messe in campo diverse azioni: “Tra il 2021 e il 2023, su 3.046 dipendenti del sistema sanitario regionale che andranno in pensione, tra personale sanitario, tecnico, amministrativo e professionale, sono state programmate 5.127 assunzioni”.

Per questo “stop alla conflittualità tra la Regione e i tanti comitati che nascono come se noi non avessimo a cuore la risoluzione di questi problemi”.

A tre giorni dalla manifestazione a difesa della sanità pubblica del 24 settembre a Cagliari, il presidente Christian Solinas a Villa Devoto fa il punto della situazione in una conferenza stampa cui hanno partecipato anche l’assessore Mario Nieddu, il direttore generale Marcello Tidore e il commissario Ats Massimo Temussi.

Il governatore rivendica le azioni messe in campo per sciogliere i vari nodi, su tutti la carenza cronica di personale. Ricorda gli incentivi ai medici di base per coprire i territori più svantaggiati, i concorsi banditi, le assunzioni, le borse di studio, le risorse stanziate per l'abbattimento delle liste d'attesa, la riforma non ancora completamente attuata e i tasselli mancanti della medicina territoriale e della rete ospedaliera.

"Oggi sentiamo l'esigenza di ricordare che serve una leale collaborazione tra istituzioni, affrontiamo una stagione complessa a causa di una pandemia alla quale nessuno nel mondo era preparato, e l'obiettivo di tutti è garantire una sanità pubblica ai cittadini. Ma tutto questo non può risolversi in una dinamica conflittuale tra la Regione e i tanti comitati che nascono come se non avessimo a cuore la soluzione di questi problemi, o ci fosse bisogno di una mobilitazione popolare per sollevare un tema già oggetto di provvedimenti già adottati o in fase di adozione", osserva Solinas in riferimento proprio alla manifestazione che si terrà a Cagliari.

"Questa tendenza a cavalcare un problema che esiste come la carenza di medici – aggiunge - ha l'effetto di rendere alcune sedi periferiche poco appetibili nella percezione del personale che potrebbe ricoprire i ruoli. Abbiamo medici che rifiutano l'assegnazione o si dimettono".

A snocciolare i numeri ci pensa l’assessore Nieddu: “66 concorsi banditi per 799 posti tra medici, infermieri e altre figure, sinora ne sono stati espletati 25 per 191 assunzioni, che si aggiungeranno a quelle di tutte le figure reclutate durante l’emergenza Covid, che sono 1.587”.

I bandi per l’assegnazione delle titolarità delle sedi carenti dei medici di base: “Abbiamo bandiato 244 sedi solo nell’ultimo avviso”. La formazione: "Abbiamo programmato per il 2021-2023 risorse per 30 milioni di euro, ogni anno 254 nuove borse di studio per le scuole di specializzazione medica e sanitaria nell'area non medica. Nel 2018 erano meno di una trentina".

E ancora: “Venti milioni stanziati per l’abbattimento delle liste d’attesa, espletati i concorsi per 60 medici del 118 e potenziato il sistema delle Rsa”.

(Unioneonline/L)

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