Sono stati nominati gli assessori mancanti nella squadra di Christian Solinas.

Sono Valeria Satta (Lega) agli Affari generali; Quirico Sanna (Psd'Az) all'Urbanistica; Gabriella Murgia (indicata dal gruppo misto Fortza Paris-Sardegna civica-Sardegna 20Venti) all'Agricoltura; Roberto Frongia (Riformatori) ai Lavori pubblici; Andrea Biancareddu (Udc) alla Cultura; Giorgio Todde (Lega) ai Trasporti.

Per quanto riguarda l'Industria, invece, Solinas mantiene l'interim.

Erano le 13.17 quando il governatore ha iniziato a esporre in Consiglio regionale le dichiarazioni programmatiche della legislatura, dopo un ulteriore scambio polemico tra maggioranza e opposizione (LA CRONACA).

Subito una citazione di Giovanni Lilliu sulla "Sardegna paradiso", e poi un affondo alle critiche degli ultimi giorni: "È insulsa l'affermazione secondo cui l'attività del Consiglio regionale sarebbe stata bloccata dalla mancanza delle mie dichiarazioni programmatiche, con l'elezione diretta il presidente della Regione non deve più ottenere la fiducia del Consiglio e quest'ultimo può operare indipendentemente dal governatore".

"Questo - ha aggiunto - è il parlamento di un popolo che non vuole più essere oppresso. Oggi in Sardegna manca la speranza. La nostra azione sarà giudicata oggi dagli elettori, domani dalla storia".

"Serve un nuovo Statuto di autonomia, la cui elaborazione sia affidata a un’Assemblea costituente - ha detto - Dobbiamo riformare la Regione perché abbia compiti di programmazione generale e regia, e delineare un riassetto degli enti locali che ponga al centro i Comuni, con le Province come unico ente intermedio tra Regione e Comuni. Propongo l’abrogazione dell’attuale legge elettorale, e l’approvazione di una nuova norma che, pur garantendo la governabilità, assicuri un’equa rappresentanza dei vari territori e di tutte le sensibilità politiche".

Giuseppe Meloni

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