“Siamo pronti a portare le necessità della Sardegna all’attenzione del prossimo governo”. Lo ha detto il presidente Christian Solinas intervenuto oggi al congresso regionale della Uil a Sardara, che ha confermato Maria Francesca Ticca alla guida del sindacato.

All’esecutivo che uscirà dalle elezioni del 25 settembre il governatore ha diverse richieste da fare: “Più fondi del Pnrr alle Regioni più deboli, accelerare la spesa dei fondi della coesione per ridurre i divari tra Nord e Sud, il superamento del precariato, la tassazione degli extraprofitti anche alle aziende non energetiche, la riduzione della pressione fiscale per tutti i contribuenti, ad iniziare dalle retribuzioni più basse e dalle pensioni”.

Non manca un passaggio sulla continuità territoriale: “La Sardegna ha diritto ad una tariffa unica che consenta a noi di andare verso il resto del mondo, ma anche al resto del mondo di venire verso di noi. Sui trasporti non può essere lasciato tutto al libero mercato, come vorrebbe l'Unione Europea”.

Il tema energetico: “Siamo passati da alcuni punti fermi e accettati quali la metanizzazione con la realizzazione di una dorsale che desse sicurezza al mondo produttivo, a una serie di virate e cambi di rotta generati dal contrasto tra aziende dello Stato, tra Snam ed Enel che avevano visioni diverse dello sviluppo energetico dell'isola. Oggi, con la guerra alle porte di casa, qualcuno si rende conto che nel tempo questo paese ha rinunciato anche alla propria autonomia energetica, e si riparla di carbone e di una serie di progetti accantonati con una leggerezza spaventosa”.

(Unioneonline/L)

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