Uno dei colloqui più lunghi di sempre (forse il più lungo in assoluto) tra il premier uscente e quella entrante ha preceduto stamani la cerimonia della campanella che ha sancito il passaggio delle consegne tra Mario Draghi e Giorgia Meloni e il formale insediamento della leader FdI. 

Un faccia a faccia durato più di un’ora, in cui Draghi ha parlato a Meloni dei tanti dossier aperti, a partire dai risultati ottenuti nell’ultimo Consiglio europeo sul tema energetico.

La presidente del Consiglio è entrata a Palazzo Chigi accolta dal picchetto d’onore delle Forze Armate, è stata cordialmente accolta dal premier uscente Mario Draghi (“Benvenuta”, le ha detto, “Una cosa impattante emotivamente”, ha risposto la leader FdI) all’ingresso della Sala dei Galeoni. Poi il colloquio tra i due e la cerimonia della campanella, inizialmente prevista per le 10.30 e slittata di oltre un’ora: si è tenuta quasi a mezzogiorno.

Draghi ha lasciato Palazzo Chigi tra gli applausi dei dipendenti.

Quindi il primo Cdm (QUI l'elenco dei 24 ministri) guidato da Giorgia Meloni per formalizzare le cariche di vicepremier per Matteo Salvini e Antonio Tajani e nominare Alfredo Mantovano sottosegretario alla presidenza del Consiglio. La premier ha aperto il vertice con un "sentito ringraziamento" al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

L'agenda è serrata, Meloni già in settimana vuole chiude con i sottosegretari: “Adesso subito al lavoro”, ha twittato ieri dopo il giuramento presentando la squadra di governo che “con orgoglio e senso di responsabilità, servirà l’Italia".

"Dobbiamo essere uniti per affrontare le emergenze che il Paese ha davanti”, ha detto Meloni nel corso del primo faccia a faccia con la sua squadra di governo, durato circa mezz’ora.

Ma già le prime polemiche da sedare sono partite, in particolare sul controllo dei porti e della Guardia Costiera, che rivendicano il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e quello del Mare Nello Musumeci. “Avremo tempo di parlare dei porti”, ha tagliato corto l’ex governatore siciliano.

Per la nuova premier sono arrivati anche i primi contatti internazionali: Meloni ha ribadito a Zelensky che l’Italia sarà “sempre” dalla parte dell’Ucraina, a Ursula Von der Leyen e ai vertici delle istituzioni europee ha assicurato che il nuovo governo è “pronto a collaborare” con la Ue.

(Unioneonline/L)

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