Sanità, tensioni in maggioranza dopo l’affondo dei Progressisti
I partiti difendono Bartolazzi: «Non può un assessore da solo cambiare le cose»Il Consiglio regionale (foto L'Unione Sarda)
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La Regione è una macchina complessa, ancora di più lo è il sistema della sanità perché è quello che costa di più e serve più utenti. Una responsabilità così grande non può ricadere su una sola persona come l'assessore Armando Bartolazzi, «sarebbe ingenuo anche solo pensarlo». Insomma, è trascorso troppo poco tempo dall'insediamento della Giunta, sostengono tutti i partiti del Campo largo all'indomani degli attacchi dei Progressisti a un assessore «che non conosce la realtà sarda».
Forze politiche che però nemmeno si sforzano di difendere un assessore che deve ancora nominare i direttori generali. Perché non è necessario.
«Non può un assessore da solo cambiare le cose», spiega il capogruppo del Pd Roberto Deriu, «Bartolazzi è un dato della politica sarda. Una delle poche cose sicure del quadro organizzativo della sanità che oggi è molto incerto. Tra le cose da fare, non concentriamoci sull'unica fatta. Non si può dare un giudizio sulla nostra capacità di risolvere problemi senza aver prima organizzato la macchina. Oggi, al limite, è responsabilità della Giunta e di Bartolazzi comporre quel quadro».