Sanità, Bartolazzi in aula: «In Sardegna cose da Sudan. Commissari? Non ho nessuno da sistemare»
Scontro in consiglio regionale sul ddl, le parole dell’assessore sulla sanità sarda fanno insorgere l’opposizionePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Lo scontro sul cambio dei direttori generali nelle aziende sanitarie protagonista del primo giorno di Consiglio regionale dedicato alla discussione della riformina che punta ai commissariamenti. L’unico obiettivo del disegno di legge, secondo i consiglieri del centrodestra, ciò che è necessario secondo la posizione del Campo largo, e in particolare dell’assessore alla Sanità Armando Bartolazzi.
Che in Aula ha precisato: «Io non ho nessun nominativo da proporre, nessun commissario da proporre, sono venuto qui nudo. Non ho persone da sistemare, non è mio interesse fare questo».
Detto questo, «se l'erogazione dei servizi è stata carente, verosimilmente bisogna rivedere qualcosa nella governance». D’altra parte, «la sanità sarda è la peggiore d’Italia: appena arrivato, mi ricordo, ci fu una bambina trasferita per un'appendicite da Sassari a Cagliari, cose da terzo mondo, che nemmeno in Sudan».
Passaggio, questo, molto contestato dalle opposizioni. Più di una ventina gli interventi, la maggior parte della minoranza, che ha ribadito con la ferma contrarietà al disegno di legge dell'Esecutivo. «Una norma che punta solo a cambiare i direttori generali delle Asl, un provvedimento che non riforma nulla, non incide su problemi come le liste d’attesa». Lo hanno ribadito, tra gli altri, i capigruppo Paolo Truzzu (Fdi), Antonello Peru (Sardegna al centro 20venti), Umberto Ticca (Riformatori) e Alice Aroni (Udc). Per il Campo largo a difesa della riorganizzazione, la consigliera del M5S Lara Serra, poi Uniti per Todde con Giuseppe Frau, Sinistra futura con Giuseppino Canu, relatore della norma, e Diego Loi di Avs. L’Aula è convocata per dopodomani. Domani appuntamento in commissione Sanità per l’esame dei trecento emendamenti.