«In Sardegna  la ricostruzione di un ponte è stoppata per la presenza di trote e rane in uno stagno. Non è possibile continuare così». Parole del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, durante il suo intervento al Forum di Coldiretti. 

Il leader della Lega punta il dito contro quello che considera gli accessi dei «signori del no», ai quali «non si può continuare a dare spago.  Se avessero vinto loro e non fosse stato realizzato il Mose oggi Venezia sarebbe sommersa dall'acqua alta». Intanto «per decisione del Tar un campo di Carrubi e mandorli sta bloccando la realizzazione dell'Alta velocità a Bari». 

Un’invettiva, quella di Salvini, che critica gli eccessi della burocrazia in tema di opere pubbliche. Il riferimento alla Sardegna al momento non è chiaro: stando a quanto trapela, il ministro si riferirebbe al ponte Diana sul Coghinas, statale 392, in territorio di Oschiri

Un’importante infrastruttura per il territorio, che l’Anas a giugno è stata costretta a chiudere per delle criticità che non la rendevano percorribile. La società di gestione delle strade aveva anche da tempo presentato un progetto per la messa in sicurezza ed è stato avviato l’iter per l’approvazione. 

Il punto è che né all’assessorato all’Ambiente né a quello dei Lavori pubblici risulta alcun impedimento causato da specie anfibie o pesci.  Per quell’opera o per altre. «Erano state chieste delle integrazioni», spiega il sindaco di Oschiri Roberto Carta, «anche riguardanti l’impatto sull’ecosistema. Sono state fornite». Nelle carte per la valutazione ambientale  si parlava anche di trote. Ma il problema è stato superato.  

Non solo: nell’ultima riunione della giunta regionale, il 22 novembre, è stato approvato il piano per l’intervento che porterà alla riapertura del ponte. A tempo di record.

Enrico Fresu

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