Salvini attacca Macron: «Con lui sull’orlo della guerra». Tajani difende Rearm Eu
Il leghista dice no al debito per le armi. Leader FI: «È per la nostra sicurezza»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Con lui saremmo già sull’orlo della guerra». Matteo Salvini, in attesa dei dettagli sul piano di riarmo europeo, e soprattutto della pace tra Mosca e Kiev ancora lontana, continua ad attaccare Emmanuel Macron. Per il vicepremier leghista infatti «un Macron qualunque» non riuscirebbe a fermare il conflitto in corso.
Parlando a Bologna a due passi da piazza Maggiore, in uno dei 1000 gazebo allestiti dalla Lega in altrettante piazze italiane per la doppia pace (fiscale e in Ucraina), Salvini conferma il suo 'bersaglio' preferito in Europa. È il presidente francese, sponsor dell'invio di truppe europee a Kiev e dello "scudo nucleare", a cui il leghista non affiderebbe i soldi degli italiani. Nessuna fiducia nemmeno nel piano militare partorito da Ursula von der Leyen: «Non può alzarsi dalla sera alla mattina e dire "facciamo debito pubblico per comprare missili». «Fino a ieri – incalza Salvini – dicevamo che non si può fare debito per aumentare le pensioni e ora?». Rivendica, dunque, dubbi e perplessità, e soprattutto la necessità di chiarimenti portandosi dietro, su questo, Giorgia Meloni: «Sono convinto che lei abbia e avrà la stessa posizione nei tavoli a Bruxelles».
Salvini insiste e da lì non si sposta, forse per non accentuare - almeno per un giorno - la distanza dagli alleati di governo sugli stessi temi. In particolare, rispetto all'altro vicepremier che in mattinata raduna ad Ancona il popolo di Forza Italia, per ribadirne le radici europeiste e cristiane. E di fatto da lì Antonio Tajani difende il “Rearm Eu”. Lo fa cambiando la prospettiva e i termini: non più riarmo, ma sicurezza. È questa la parola d'ordine scelta e ripetuta (probabilmente non a caso) dal ministro degli Esteri: «Questo non è un piano di riarmo - precisa - è una scelta per garantire la sicurezza» anche nella vita quotidiana e pratica dei cittadini.
(Unioneonline)