Depositata alla Camera la proposta di legge unitaria delle opposizioni sul salario minimo. L’hanno presentata tutte le opposizioni (M5s, SI, Azione, Pd, Europa Verde e +Europa) tranne Italia Viva.

Intitolata "Disposizioni per l'istituzione del salario minimo", è firmata da tutti i leader dei partiti di opposizione che sono anche deputati e dai rispettivi capigruppo a Montecitorio. Si compone di otto articoli.

Il primo articolo prevede che In attuazione dell'articolo 36, primo comma, della Costituzione, i datori di lavoro, imprenditori e non imprenditori, «sono tenuti a corrispondere ai lavoratori di cui all'articolo 2094 del codice civile una retribuzione complessiva sufficiente e proporzionata alla quantità e alla qualità del lavoro prestato».

Il salario minimo garantito previsto dalla proposta è di nove euro all’ora. Il testo prevede che la legge di bilancio per il 2024 definisca un beneficio temporaneo per accompagnare l'adeguamento al trattamento economico orario di 9,00 euro delle eventuali più basse retribuzioni previste da contratti collettivi di settori meno sviluppati da un punto di vista sociologico.

Il centrodestra ha già fatto sapere che voterà contro il testo.

«È una giornata molto importante – ha scritto su Facebook Giuseppe Conte -. Da anni il Movimento 5 Stelle si batte per il salario minimo legale da 9 euro l'ora e oggi abbiamo depositato una proposta condivisa da tutte le forze di opposizione, ad eccezione di Italia Viva. Giorgia Meloni, che pure guadagna 30 volte tanto, nel discorso alle Camere per la fiducia si era definita "underdog", ossia "svantaggiata". La presidente del Consiglio smetta di dire no al salario minimo e non si dimentichi di coloro che "svantaggiati" lo sono davvero, di chi rimane indietro con buste paga da fame che non permettono neppure di soddisfare i bisogni più elementari. Si tratta di una misura necessaria per il Paese, per dare respiro a oltre 4 milioni di lavoratori, in particolare giovani e donne».

(Unioneonline/L)

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