"Io non sto con Salvini e Meloni, ma non sto nemmeno con Fratoianni e Di Maio. Se gli schieramenti sono questi corro da solo al centro. Dopodiché, se al centro, come spero, ci saranno anche altri… vedremo”.

Lo ha detto Matteo Renzi, ospite di Mezz’ora in più su Rai 3, facendo il punto sulla campagna elettorale e sulle trattative fra i partiti per le alleanze.

Renzi ha spiegato che Italia Viva parla e punta al centro, dialogando dunque con chi si propone per il centro, a cominciare da Azione.

Carlo Calenda ci sta pensando, lo rispetteremo. Non lo vedo in coalizione con Fratoianni. A chi dice che è un voto dato a un piccolo partito, dico che è un voto a un partito che sarà decisivo nella prossima legislatura come in questa".

"Il mio obiettivo come Italia Viva è superare il 5%", ha aggiunto l’ex premier ed ex leader del Pd, ricordando che "in questo Parlamento avevamo il 3% di parlamentari. Se con il 3% siamo riusciti a salvare l'Italia dal Papeete, mandare a casa Conte e portare Draghi, figuriamoci cosa possiamo fare con il 5%".

Quanto al Pd, ha spiegato Renzi a Lucia Annunziata, “Enrico Letta il giorno successivo a quello dell'indizione dei comizi elettorali ha detto 'noi non vogliamo Iv e Renzi ma una grande alleanza che tenga insieme da Di Maio a Fraotianni’. È assolutamente legittimo, ma le dico che, tolti nomi e aspetti personali, le sembra credibile che si possa sconfiggere Meloni e Salvini che sono problemi mettendo insieme idee che sono l'opposto di quello che il Pd ha sempre pensato? Io non credo che si vinca con le ammucchiate, si vince con le idee chiare”.

E ancora: “Quando ero segretario, la mia regola era che il Pd non doveva aumentare le tasse. Aumentare la tassa di successione è folle. Nei Paesi in cui c'è, le imposte sono più basse che in Italia. Abbiamo un Paese che vive pagando troppe tasse, possiamo almeno morire gratis e avere le successioni gratis?". Riferimento alla proposta fatta proprio da Letta di una tassa di successione per i plurimilionari, per poter finanziare una “dote” per i 18enni. 

LA REPLICA DI LETTA – Della “corsa al centro”, di Renzi e di Calenda, ha parlato in queste ore anche Enrico Letta, segretario del Pd

"Mi sento di fare un appello accorato a tutti coloro che in queste ore hanno dubbi sul fatto di creare una larga, importante e convinta alleanza che sia in grado di battere le destre. Coloro che pensano che fare un terzo polo che si mette in mezzo sia conveniente o possa essere più utile. Un terzo polo in questo momento è il modo migliore per aiutare le destre che non hanno bisogno di ulteriori aiuti", ha detto il leader dem alla Festa regionale del Pd di Casalgrande (Reggio Emilia).

(Unioneonline/l.f.)

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