Nasce il Terzo Polo Azione-Iv. L’annuncio è di Matteo Renzi dai social: "Tutti parlano da giorni di Terzo Polo. Ma che cosa si nasconde davvero dietro questa sigla burocratica? Una casa nuova, bella, che riaccenda la passione per la politica e la speranza dell’Italia. Una proposta concreta, competente, seria sul lavoro, sull’ambiente, sulle tasse, sulla cultura, sul sociale. E sulla posizione internazionale dell’Italia, tema fondamentale in questo tempo di crisi. Costruire una casa simile non è facile, ma è possibile. E forse è persino doveroso in un momento nel quale sovranisti e populisti giocano a chi la spara più grande. E nel momento in cui tutte le altre forze politiche - tutte, di destra e di sinistra - imbarcano in coalizioni contraddittorie chi ha fatto cadere Draghi. Facendo male all’Italia. Abbiamo deciso di provarci”.

"Per costruire una casa nuova ci vuole un pizzico di follia – aggiunge ancora Renzi – e quella non manca. Ci vuole l’entusiasmo, che in queste settimane è stato addirittura straripante. E ci vuole anche tanta generosità. Perché consentire a un progetto di partire richiede anche che qualcuno sappia fare spazio e non pretendere ruoli”. Poi la precisazione: “Lascio volentieri che sia Carlo Calenda a guidare la campagna elettorale. Talvolta abbiamo discusso, lo sapete, ma i punti che ci uniscono sono molti di più di quelli che ci dividono. Chi ci crede deve fare di tutto per unire, non per dividere. E io ci credo”. “L’Italia – la conclusione –  ha bisogno di noi per evitare l’incubo populista e tornare a sognare buona politica. Ci siamo, con tutto il nostro coraggio”.

A fargli eco Carlo Calenda: “Nasce oggi per la prima volta un'alternativa seria e pragmatica al bipopulismo di destra e di sinistra che ha devastato questo paese e sfiduciato Draghi. Ringrazio Matteo Renzi per la generosità. Adesso insieme Italia Viva e Azione per Italia sul serio". "Io sono il leader di questa campagna elettorale – arriva poi la precisazione – ma rimane l'autonomia dei partiti"

Nel frattempo si alzano i toni dello scontro tra centrosinistra e centrodestra. Il segretario del Pd, Enrico Letta, attacca la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni: “Sta cercando di cambiare immagine, di incipriarsi, ma mi sembra una posizione molto delicata se i punti di riferimento sono Orban e Vox”. Pronta la replica della Meloni: “Caro Letta, al netto della misoginia che questa frase tradisce e dell'idea secondo la quale una donna dovrebbe essere attenta solo a trucchi e borsette, il vostro problema è che non ho bisogno di incipriarmi per essere credibile”.

E mentre il Pd e Più Europa hanno messo sul piatto la carta Carlo Cottarelli, l’economista “strappato” a Carlo Calenda con l’obiettivo di rafforzare la squadra e indebolire gli avversari,  Verdi-Si puntano su Ilaria Cucchi e il “sindacalista degli ultimi”, Aboubakar Soumahoro.

"Non è pensabile che dopo il balletto Letta-Di Maio-Tabacci, Letta-Calenda, Letta-Fratoianni-Bonelli ci sia un balletto Letta-Conte", precisa invece in tv il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte. “Il Movimento 5 stelle non fa balletti", aggiunge Conte.

In casa Forza Italia Silvio Berlusconi si ricandida al Senato e non mette veti su Giorgia Meloni per Palazzo Chigi, convinto che "si dimostrerà adeguata al difficile compito", se il suo nome sarà il più votato e quindi quello indicato al Capo dello Stato come premier.

(Unioneonline/v.l.)

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