È ripreso oggi nella sede del Pd in via Emilia il percorso dei partiti e movimenti che due mesi fa hanno costituito la coalizione di centrosinistra-M5S con l’obiettivo di sconfiggere il centrodestra alle prossime elezioni regionali. Al tavolo hanno partecipato le stesse forze politiche presenti all’incontro a Molentargius, con in più Sardegna chiama Sardegna.

Venti sigle in tutto che hanno discusso innanzitutto del metodo per la scelta del candidato governatore, anche in ragione del fatto che una delle condizioni poste dai delegati del M5S è il no categorico a elezioni primarie. La riunione di oggi è servita soprattutto a sciogliere una serie di nodi di carattere organizzativo.

Il tavolo è stato aggiornato a venerdì prossimo, sempre in via Emilia. In quell’occasione sarà costituito un tavolo di secondo livello che si dovrà occupare di stilare il programma. Nel frattempo il tavolo politico proseguirà nell’esame degli altri aspetti. Su tutti, il metodo per individuare il nome che dovrà farsi interprete del programma di governo.

Tra oggi e venerdì i partiti faranno sintesi al loro interno su tutti questi punti. Il Pd, in particolare, ha già convocato la direzione regionale che si terrà a Oristano lunedì pomeriggio. «L’incontro è andato molto bene - ha detto il segretario Dem Piero Comandini - si è condiviso il metodo per la costruzione di un programma che tenga conto di tutti gli aspetti politici, culturali e identitaria della coalizione che stiamo costruendo». Non solo: «La discussione è stata utile per registrare tutte le posizioni utili per la scelta del candidato: il ricorso alle primarie oppure la sintesi ad opera della politica».

La posizione sulle primarie del M5S non cambia, ha confermato il capogruppo in Consiglio regionale Alessandro Solinas, «ma abbiamo registrato da tutti i partecipanti la volontà di restare uniti e lavorare per giungere a un punto di caduta comune. Tutti riusciremo a lavorare per garantire l’unità del tavolo e della coalizione».

I Progressisti hanno confermato con Francesco Agus di «essere aperti a ogni sistema per la scelta di un candidato vincente e più adatto a guidare la coalizione: l’obiettivo è vincere le elezioni e governare bene. Ciò detto, nei prossimi giorni si faranno delle valutazioni. Il tempo non è infinito ma oggi abbiamo riscontrato unità di intenti e visione rispetto ad alcuni punti, primo fra tutti quello di tenere unita la coalizione e di non farci imporre da nessuna leadership romana la candidatura per la Sardegna».

© Riproduzione riservata