Se ne parla da settimane, anche se nessuno osa pronunciare in via ufficiale le due parole assieme. Voto anticipato. L'ipotesi esiste, e nei giorni scorsi è stata vagliata attentamente. A trarne vantaggio sarebbe soprattutto il centrodestra.

Considerato che la scadenza naturale della legislatura è febbraio 2024, quindi tra dieci mesi, la finestra ideale per andare prima a elezioni sarebbe quella autunnale di settembre-ottobre. Dopo avrebbe poco senso.

Una soluzione del genere favorirebbe l'attuale maggioranza che governa la Regione perché centrosinistra e Movimento Cinquestelle non sono ancora organizzati per le urne e finirebbero per essere presi in contropiede.

L'altra indiscrezione trapelata è che Lega e Psd'Az si presenterebbero con liste comuni. I due alleati sono stati ai ferri corti prima delle politiche, poi qualcosa è cambiato. In questi mesi il governatore Christian Solinas è stato spesso a Roma, dove sarebbe riuscito a riconquistare la fiducia dei vertici del Carroccio e quindi a far accettare l'ipotesi di una sua ricandidatura.

Il pretesto per ridare subito la parola agli elettori potrebbe essere l'acuirsi dei problemi interni al partito di cui è segretario, il Psd'Az, da dove almeno quattro esponenti importanti starebbero per uscire. O anche gli attriti con Forza Italia venuti alla luce in occasione del parere favorevole in Conferenza delle Regioni al decreto Calderoli sulle autonomie differenziate.Comunque vada, per il momento resta il presidente uscente il favorito alla candidatura per le prossime regionali.

Roberto Murgia

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