Il centro farà la differenza. Lo ha ripetuto il leader di Italia Viva Matteo Renzi alla tappa cagliaritana del suo tour “Volare alto”.

Un passaggio obbligato sulle prossime regionali: «Cosa accadrà nelle prossime elezioni lo decideremo assieme ai rappresentanti del partito sul territorio sulla base delle proposte per la Sardegna. Essere al centro permette di scegliere quale sia la proposta migliore nell’interesse dei cittadini».

Tuttavia, «una previsione la voglio fare: saremo decisivi per la vittoria di un governatore che, me lo auguro, finisca di spendere i soldi che dieci anni fa il governo da me guidato ha dato a questa regione con il Patto per la Sardegna».

Avere una rappresentante in Giunta di Italia Viva (Anita Pili) non significa sostenere il centrodestra di Solinas: «Ricordo che Iv non si è candidata alle scorse elezioni regionali, anche perché non esistevamo, e Anita Pili si è iscritta al partito da poco. Il fatto che tanti si avvicinino a Iv è la dimostrazione che siamo più forti di quanto si pensi».

Sorpresa, Renzi non chiude del tutto all’eventualità di una candidatura del M5S: «Il M5S è l’espressione più lontana da noi, a maggior ragione in questo periodo, però io non mi porto avanti col totonomi, ricordo che in un determinato momento abbiamo persino sostenuto Giuseppe Conte per l’interesse del Paese. Poi sono stato molto contento di averlo mandato a casa per sostenere Draghi. Io non faccio nessun nome, non metto nessuna indicazione mia, ho l’impressione che tutto serve alla Sardegna tranne che una candidatura populista come quella di un grillino o una grillina. Però è presto per dirlo». 

Nella sala piena del T-Hotel tanti esponenti politici: da Stefano Schirru del Psd'Az a Francesco Agus e Massimo Zedda dei Progressisti passando per Riccardo Lo Monaco di Più Europa. 

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