Anche oggi le tensioni nel centrodestra in Sardegna si sciolgono domani. Forse. Dal consiglio federale della Lega che Matteo Salvini ha riunito oggi nella sede di via Bellerio a Milano non è emersa alcuna novità sul caso Sardegna, che sta alimentando il dibattito nella compagine che governa l’Italia. Il Carroccio quindi non dovrebbe aver cambiato la sua posizione: alle Regionali si confermano le candidature dei presidenti uscenti. E in Sardegna per la Lega significa portare avanti il nome di Christian Solinas. Mentre il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu ha iniziato la sua campagna elettorale, forte del mandato del tavolo di coalizione di Palazzo Tirso. 

Il nodo è lo stesso degli ultimi giorni: cosa faranno il Psd’Az e la Lega? La seconda aspetta indicazioni, o ordini di scuderia,  da Roma (o Milano). 

Ma anche i sardisti: voglio sentirsi dire, nel caso, che le regole adottate dalla coalizione nazionale sono cambiate. Solo quando dovesse essere chiarito questo aspetto, si creerebbero le condizioni politiche che potrebbero portarli a decidere di risedersi al tavolo e trattare le condizioni della permanenza  e sostenere Truzzu. Se non dovesse essere raggiunto l’accordo, non è mai stata smentita la voce che dà per possibile l’avvicinamento a Renato Soru. 

Per domani è convocato un Consiglio dei ministri. Si vedranno Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani per Forza Italia. Sul loro tavolo ci sono anche il caso della Basilicata e dell’Umbria. E le frizioni sono tra Carroccio e azzurri. 

Enrico Fresu

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