Il Pd sardo rinuncia definitivamente alle primarie per tenere compatta l’alleanza con il centrosinistra e in particolare con il Movimento 5 Stelle che aveva messo il veto.

La direzione del partito ha sottoscritto all’unanimità un ordine del giorno: più importante la tenuta e l’unità della coalizione con M5s, Progressisti e indipendentisti per battere il centrodestra alle regionali rispetto alle primarie che tuttavia restano, «in linea con quanto scritto nello statuto, il metodo da privilegiare per la scelta della candidatura a presidente della Regione».

I dem hanno deciso di non forzare su questo punto: «Tenuto conto degli orientamenti espressi dai partiti e i movimenti, che hanno fatto registrare perplessità e contrarietà al metodo delle primarie - si legge nel documento - il Pd propone agli alleati di proseguire nel confronto programmatico e di definire di comune intesa il metodo per la scelta della candidatura alla presidenza già nel prossimo appuntamento di coalizione».

L’obiettivo principale, «fondamentale per vincere le elezioni e liberare la Regione da un’amministrazione disastrosa e dalla cappa di clientelismo che condiziona ogni attività pubblica», è la «compattezza e la coesione della coalizione».

(Unioneonline/L)

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